Con l’adesione della Colombia alla Via della Seta siglata al summit Cina-Celac l’America Latina si allontana dagli Usa.
Conosciuta anche come Belt and Road Initiative (Bri), la partecipazione al progetto Via della Seta da parte della Colombia è stata sottoscritta lo scorso 14 Maggio in Cina nel corso dell’incontro del Presidente della Colombia Gustavo Petro con il presidente della Cina Xi Jinping.
Due giorni prima il Presidente Gustavo Petro aveva comunque già anticipato l’intenzione della Colombia di partecipare alla Belt and Road Initiative, peraltro lanciata dal Presidente della Cina nel 2013 con l’intenzione di ricreare l’antica Via della Seta realizzando al contempo nuovi collegamenti infrastrutturali e commerciali fra Pechino ed il mondo.
La Via della Seta, un programma che va ben oltre alla creazione di infrastrutture
La decisione del Presidente della Colombia, unico Paese della Nato in America Latina, di aderire alla Via della Seta o Belt and Road Initiative (Bri) fa seguito ad un lungo periodo di raffreddamento dei rapporti con Washington da cui peraltro ha ricevuto negli anni ingenti aiuti economici e militari.
L’imposizione da parte di Donald Trump di dazi del 25% sui prodotti importati dalla Colombia, forse una ritorsione a quanto stabilito recentemente da Bogotà circa alcune operazioni antidroga sospese ed al volo americano respinto a Gennaio con a bordo migranti espulsi, è stata una decisione con gravi conseguenze per il Paese le cui esportazioni dipendono da Washington per circa il 27%.
Alla luce di questi fatti la prospettiva della Via della Seta era probabilmente divenuta per la Colombia una sorta di alternativa al dominio occidentale, una possibilità peraltro già valutata e scelta da Paesi come Perù, Bolivia, Cile ed Argentina anche se per Bogotà la decisione assunta è risultata almeno simbolicamente ben più grave essendo la Colombia da lungo tempo una sorta di contrappeso a Paesi marcatamente di sinistra come il Venezuela oltre che di avanposto degli interessi Usa nel continente.
La scelta operata dal Presidente della Colombia Gustavo Petro con l’adesione alla Via della Seta è probabilmente da contestualizzare in questo scenario complesso e variegato pur essendo assolutamente chiara su un punto preciso, quello di voler rendere la Colombia un Paese più autonomo.
Per la Colombia rischi di dipendenza economica dopo l’accordo della Via della Seta
In Colombia le opposizioni nei confronti della Via della Seta sono tuttora estremamente vivaci con l’Associazione Nazionale del Commercio con l’Estero che ha definito come scomoda la scelta di campo del Presidente Gustavo Petro per le possibile conseguenze sui rapporti con gli Usa mentre l’Associazione Nazionale degli Imprenditori continua ad esprimere perplessità sull’iniziativa assunta ufficialmente con la firma a Pechino.
A proposito delle possibili conseguenze valutate in Colombia è bene ricordare le recenti pressioni di Washington su Panama che è stata costretta con minacce di ritorsioni ad uscire dalla Via della Seta alla quale aveva recentemente aderito.
Una conferma al sospetto che gli Usa non intendono affatto assistere passivamente all’estendersi della Via della Seta da loro ritenuta un efficace strumento di espansione dell’egemonia della Cina.
I rischi di dipendenza economica della Colombia nei confronti della Cina dopo l’accordo sottoscritto per la Via della Seta sono in ogni caso sottolineati da tutte le opposizioni, rischi peraltro non solo impliciti e costituiti dalle difficoltà incontrate da altri Paesi nel ripagare i debiti ma anche ben visibili e confermati ad esempio dal porto di Hambantota in Sri Lanka ceduto per 99 anni a Pechino.
Secondo il Presidente della Cina Xi Jinping l’adesione della Colombia alla Via della Seta o Belt and Road Initiative (Bri) deve essere considerata come una opportunità per rafforzare la collaborazione fra i due Paesi i cui commerci bilaterali nei soli primi quattro mesi dell’anno in corso sono già saliti a $6,7 miliardi.
A dir poco sorprendenti i dati inerenti all’interscambio commerciale Cina-Colombia nel 2024 che hanno segnato una crescita dell’11,7% rispetto all’anno precedente per un totale di circa $21 miliardi.
Sempre nello stesso anno la Colombia ha importato dalla Cina merci per complessivi $15 miliardi circa mentre le esportazioni verso Pechino hanno segnato un leggero calo del -3,1% pari a circa $6 miliardi.
La progressiva espansione della Via della Seta in America Latina
Negli ultimi anni l’influenza della Cina nei Caraibi ed in sudamerica, zone strategicamente rilevanti per Washington, è sensibilmente cresciuta grazie al massiccio sviluppo commerciale di Pechino che in tempi recenti è riuscita addirittura a soppiantare gli Usa divenendo il primo partner commerciale della Colombia come lo è già da tempo per Brasile, Cile e Peru’.
Da parte sua Pechino si è dichiarata pronta a sostenere le proprie imprese ad investire nel Paese latino americano ed a partecipare alla realizzazione di infrastrutture oltre ad aumentare le importazioni di prodotti di alta qualità dalla Colombia.
In merito all’adesione della Colombia alla Via della Seta ed alle sue positive ricadute in senso lato si è subito registrata la profonda soddisfazione da parte del Ministro degli Esteri di Bogotà, Laura Sarabia, che ha sottolineato con entusiasmo le potenzialità innumerevoli nei settori del turismo, commercio, sviluppo sostenibile ed investimenti a seguito della partecipazione del suo Paese al progetto di Pechino.
In occasione dell’adesione della Colombia alla Via della Seta nel corso del summit Cina-Celac (Community of Latin American and Caribbean States), Pechino ha ufficializzato l’apertura di una linea di credito in yuan pari a circa $9 miliardi con lo scopo palese di ridurre l’influenza della valuta di Washington, strategia peraltro analizzata in una articolo dedicato al progressivo sviluppo dei Paesi Brics (vedi link: Crescono i Brics, l’alternativa all’ordine mondiale occidentale).
In America Latina sono 21 i Paesi che hanno aderito alla Via della Seta di Pechino
Con l’adesione della Colombia, gli aderenti alla Via della Seta o Belt and Road Initiative (Bri) nel continente sono ormai i due terzi dei Paesi dell’America Latina.
In conclusione, a fronte delle precedenti considerazioni è assolutamente plausibile affermare che la Via della Seta, dopo l’adesione della Colombia, si stia definendo sempre più come una precisa strategia geopolitica della Cina basata su un progetto economico.
Una strategia geopolitica di estrema precisione che con grande abilità è riuscita a coinvolgere Bogotà nella Via della Seta, un Paese che non è solo l’effettivo centro geografico dell’America Latina ma anche fino a poco tempo fa presidio di Washington nel continente.
La sottoscrizione da parte della Colombia al progetto Via della Seta, avvenuta a Pechino in occasione del meeting Cina-Celac (Community of Latin American and Caribbean States), ha coinciso con il 45′ anniversario dell’inizio delle relazione diplomatiche fra i due Paesi.
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