Con circa quattro mila posizioni vacanti è sempre più profonda in Croazia la crisi di personale sanitario.
Il sistema sanitario della Croazia è sotto una crescente, forte pressione a causa della carenza divenuta ormai crisi conclamata di personale sanitario in particolare per quanto riguarda i reparti di medicina interna, chirurgia, terapia intensiva, neonatale e pediatria.
La Croazia ha raggiunto questa situazione estremamente critica anche per via delle legittime assenze per malattia del personale sanitario che hanno messo a dura prova le strutture ospedaliere del Paese.
A fronte di tale conclamata crisi, la Chamber of Nurses della Croazia ha sottolineato l’esigenza di fronteggiare anche se tardivamente la situazione non solo con un maggiore numero di iscritti alle scuole professionali del settore ma soprattutto con migliori condizioni sia salariali che di lavoro.
Il problema della carenza di personale sanitario non è comunque strettamente limitato alla Croazia ma oggettivamente diffuso in tutta Europa dove le strutture ospedaliere sono sofferenti da anni per via di professionisti numericamente ridottisi da tempo, una crisi profonda che ha coinvolto farmacisti, assistenti, infermieri e medici.
Già nel 2023 le condizioni di lavoro difficili in settori come assistenza a lungo termine e sanità erano state indicate in tutta Europa come le cause principali della carenza progressiva di manodopera, elemento scatenante dell’effettiva crisi di personale sanitario esplosa in Croazia negli ultimi mesi.
Nei primi otto mesi dell’anno, ad esempio, ben 138 infermieri hanno lasciato il loro posto presso l’ospedale di Zagabria mentre in quello di Osijek la carenza di personale sanitario specializzato è stata sancita come grave crisi a fronte di circa 300 posti di lavoro vacanti.
La carenza di forza lavoro, un problema datato per la Croazia
La mancanza di lavoratori in generale è comunque una problematica niente affatto nuova in Croazia e peraltro acutizzatasi prima della scorsa stagione estiva nel settore turistico in particolare.
Ultimamente poi le maestranze provenienti dalla vicina Bosnia Erzegovina sono state affiancate da una crescente forza lavoro dai Paesi asiatici ed in particolare da India, Nepal, Filippine e Bangladesh (vedi link: Non c’è pace per il mercato del lavoro in Croazia).
Nonostante gli aumenti dei salari lordi la crisi di personale sanitario non è stata risolta
Nell’ultimo decennio pare che circa 7mila infermieri abbiano abbandonato la Croazia malgrado il raddoppio delle retribuzioni che avevano elevato lo stipendio medio lordo mensile del personale sanitario ad oltre €2.500.
Nel comparto della sanità gli infermieri costituiscono il gruppo di professionisti più numeroso con circa 32mila unità, ritenuto comunque nettamente inferiore alla media europea.
Per fronteggiare questa crisi di personale sanitario il Parlamento della Croazia sta valutando le necessarie modifiche alla legge sulle professioni regolamentate per facilitare le assunzioni ricorrendo a stranieri come ultimamente nel caso della Romania.
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