Si è concluso il XVIII Festival del Cinema Italiano per portare la voce dell’Italia da Madrid all’Europa ed al mondo.
La prima edizione del Festival del Cinema Italiano di Madrid, a cura dell’Istituto Italiano di Cultura (Iic) e Cinecittà Luce, risale al 2008 e da allora ha fatto parecchia strada riuscendo anche in questa XVIII edizione, che coincide con la nomina di Elena Fontanella a direttore dell’Iic, a collegare ed intrecciare con celebrazioni, incontri e proiezioni due differenti culture cinematografiche.
La sezione retrospettiva all’Istituto Italiano di Cultura con la proiezione della Trilogia del dollaro di Sergio Leone
Questo Festival internazionale rappresenta quindi non soltanto un luogo di proiezione, una vetrina del cinema italiano a Madrid ma piuttosto una voce che porta l’Italia nel cuore della Spagna per poi farla risuonare nell’Europa e nel mondo come giustamente dichiarato da Giulio Base direttore artistico di questa XVIII edizione.
“I soliti ignoti” come omaggio a Claudia Cardinale
Claudia Cardinale è stata la protagonista della retrospettiva della XVIII edizione del Festival, decisione dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid che ha deciso tale riconoscimento considerandola una pietra miliare del cinema italiano.
Le novità del Festival del Cinema Italiano di Madrid più che mai rivolto al futuro

Con un aumento di sale per la proiezione dei film, quattro sezioni tematiche, l’aggiunta della sezione “Off” interamente dedicata ad artisti emergenti, un format rinnovato sulla scia dei festival di Torino, Roma e Venezia e la direzione artistica assegnata a Giulio Base, il programma dedicato al cinema italiano si è svolto in alcune zone della vitale e cosmopolita Madrid coniugando la cultura cinematografica e la passione che la anima con lingua e cultura italiana.
Il programma di quest’anno, dove peraltro ogni film è stato accompagnato da un regista, attore od autore presente, si è articolato in Concorso Cortometraggi, Concorso Documentari, Nuovi Autori, Grande Cinema Italiano e Festival Off con opere dedicate ai più giovani.
Gli incontri tra Film Commission italiane e spagnole sono avvenuti nella centralissima Casa de la Panadería messa a disposizione del Festival del Cinema Italiano dal Comune di Madrid, un aspetto significativo che sottolinea l’impegno delle istituzioni nella stretta collaborazione con l’industria cinematografica italiana anche per consolidare l’immagine della capitale spagnola ed il suo ruolo come polo creativo audovisivo europeo.
La presenza di Film Commission Torino Piemonte a Madrid
La Regione ospite di Madrid in quest’ultimo Festival del Cinema Italiano è stato il Piemonte, un’opportunità di grande rilevanza per presentare un territorio nuovo con cultura e prodotti di grande qualità.
Ma non solo poiché la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte (Fctp), attiva sin dal 2000, con l’Istituto Italiano di Cultura (Iic) di Madrid che nel corso del Festival del Cinema Italiano ha ospitato la sezione retrospettiva, ha portato ad elaborare un progetto importante e cioè presentare al Madrid Film Office ed ai produttori spagnoli a lui connessi i protagonisti del settore audiovisivo piemontese presente con una delegazione insieme al direttore di Fctp Paolo Manera.
La presenza di Film Commission Torino Piemonte a questo importante evento internazionale del cinema italiano a Madrid è sicuramente un’ulteriore possibilità di cooperazione ed accordi con partner spagnoli e di conseguenza di crescita del mercato cinematografico italiano.
Il ruolo propulsivo di Film Commission Torino Piemonte (Fctp) nel settore cinema ed audiovisivo italiano
Sostenuta economicamente dai soci fondatori Regione Piemonte e Città di Torino, Film Commission Torino Piemonte (Fctp) si prefigge sin dalla sua creazione la diffusione in termini di conoscenza ed immagine in questo settore artistico e culturale sia della Città di Torino che della regione Piemonte al fine di attrarre produzioni cinematografiche ed audiovisive e pertanto di sostenere l’industria locale.
In effetti, a fronte della nascita a fine ‘800 del cinema italiano proprio in questa città che peraltro vanta innumerevoli primati, Torino può giustamente candidarsi a tutti gli effetti, sia a livello nazionale che internazionale, a luogo idoneo per ideazione e produzione di lungometraggi per cinema, documentari, cortometraggi, serie tv, pubblicità, videoclip, contenuti digitali, video istituzionali, trasmissioni tv, animazione e tanto altro ancora.
Film Commission Torino Piemonte (Fctp), Fondazione senza scopo di lucro, fornisce innumerevoli servizi indispensabili per la produzione cinematografica, artistica e culturale oltre a promuovere il territorio piemontese non solo in termini di risorse ma anche di incentivi economici attraverso specifici bandi.
Il cinema italiano è nato a Torino
Nel Marzo del 1896 i fratelli Lumiere avevano infatti presentato la loro prima macchina da presa proprio a Torino e grazie al fotografo Vittorio Calcina, loro primo rappresentante ufficiale ed anche primo regista in Italia, numerose piccole case di produzione cinematografiche si erano presto diffuse in tutta la città.
Pochi anni dopo Torino era divenuta l’indiscussa capitale del cinema italiano con ben 1.400 film prodotti e l’Esposizione Universale del 1911, evento da considerare come il primo festival internazionale del cinema.
In epoca più recente si è avuta la creazione all’interno della Mole Antonelliana del Museo Nazionale del Cinema che nel 2024 ha avuto oltre 800mila visitatori, sicuramente uno dei più visitati d’Italia.
Partnership rinnovata fra Giffoni Film Festival e Festival del Cinema Italiano di Madrid
Per quanto concerne la nuova sezione del Festival denominata “Off” ed a cura di Stefania Rifiordi, questa ha seguito anteprime e nuovi talenti del cinema italiano in collaborazione con realtà della città di Madrid quali l’Hospital Infantil Niño Jesús, il Cine Estudio del Círculo de Bellas Artes e la Chiesa di San Antón.
In aggiunta Giffoni Film Festival, il principale festival cinematografico a livello internazionale per bambini e ragazzi nato nel 1971 dall’inventiva di Claudio Gubitosi, ha dedicato agli studenti di Madrid appassionati di cinema i suoi laboratori insieme ad una selezione di filmati.
I premiati del cinema italiano
Le premiazioni del Festival di Madrid avvenute nel Palacio de la Prensa sono andate a Roberto Andò con “Ferdinando Scianna il fotografo dell’ombra” per il miglior documentario, Valerio Filardo con “Chi sale sul treno” ha ottenuto una menzione speciale, Antonio De Palo per il miglior cortometraggio con “Due sorelle”, Roberta Palmieri con “Dieci secondi” ha ricevuto una menzione speciale, a Luca Zingaretti con “La casa degli sguardi” ex aequo a Neri Marcorè con “Zamora” per il miglior lungometraggio sezione Nuovi Autori mentre a Francesco Costabile, rappresentante italiano per l’Oscar 2026, con “Familia” per il miglior lungometraggio sezione Grande Cinema.
Il Premio alla Carriera a Paolo Genovese è stato consegnato dalla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid Elena Fontanella.
La giuria spagnola del Festival del Cinema Italiano di Madrid era composta dall’attore Roberto Alvarez, dal presentatore Luis Larrodera, dall’attrice Laura Dibildos, dal giornalista Euprepio Padula e dalle attrici Eva Almaya ed Arlette Torres.
Il premio del Festival è stato il Gatto Nero di Aldo Londi
Ambito protagonista certamente non preventivato ma simbolo dell’intreccio e stimolo che accomuna realtà artistiche ed imprenditoriali è stata l’opera in ceramica in edizione limitata del Gatto Nero di Aldo Londi, di sicuro la vera star del Festival del Cinema Italiano di Madrid.
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