Intelligenza artificiale (IA), il mondo sull’orlo di un abisso di mostruosità, disoccupazione, diseguaglianze, totalitarismo.
Goldman Sachs aveva già previsto entro il 2030 oltre 300milioni di posti di lavoro a rischio se non definitivamente cancellati in Usa ed Europa a causa della diffusione di automazione ed intelligenza artificiale (IA) mentre per McKinsey (vedi link: Jobs lost) la disoccupazione da loro causate potrebbe toccare addirittura i 380milioni.
La mostruosità denominata intelligenza artificiale ed automazione determinerà distruzione di professionalità e di posti di lavoro e quindi un futuro di diseguaglianze sociali e disoccupazione
La distruzione di intere professionalità e di posti di lavoro, causa prima di disoccupazione e diseguaglianze sociali inarrestabili ed inesorabili saranno da attribuire esclusivamente all’abisso di mostruosità nel quale stiamo per essere scagliati da automazione ed intelligenza artificiale (IA).
Un abisso nel quale rischiamo più che mai di precipitare per colpa di troppi Ceo di grandi e medie aziende alla forsennata ricerca del massimo profitto da realizzare attraverso la distruzione deliberata di professionalità ritenute un “costo” al pari dei lavoratori, la vittoria conclusiva dello sfruttamento capitalistico.
Svegliarsi e reagire finchè si è in tempo prima di finire vittime della mostruosità causata da automazione ed IA
Noi non siamo allarmisti, stiamo semplicemente portando all’attenzione di tutti ciò che peraltro molto apertamente e quasi sfacciatamente viene affermato dai sostenitori di intelligenza artificiale (IA) ed automazione.
Come ad esempio che circa il 70% del tempo che i lavoratori impiegano attualmente nei loro posti di lavoro potrebbe essere tranquillamente rimpiazzato attraverso automazione ed intelligenza artificiale (IA).
Con altrettanta leggerezza viene poi ipotizzata chiaramente la conseguente eventualità che oltre 12milioni di lavoratori, specie quelli a basso reddito, perdano i loro posti di lavoro non riuscendo a migliorare le rispettive competenze in un mercato sempre più selettivo e spregiudicato e pertanto sprofondando in diseguaglianze sociali e disoccupazione.
Una completa e pianificata distruzione di posti di lavoro e di professionalità, una vera dichiarazione di guerra nel nome di intelligenza artificiale (IA) ed automazione, di cui la robotica fa parte, ben spiegata in un video a cura di chi come noi, lungi dal corale applauso dei ciechi, non solo vede bene ma specialmente oltre le apparenze che i poteri oligarchici spacciano per progresso (vedi link: Intelligenza Artificiale + Robotica: come salvarsi dallo tsunami in arrivo).
Qualora foste scettici su quanto da noi sostenuto circa la mostruosità intrinseca ad intelligenza artificiale ed automazione vi invitiamo a leggere quanto ormai messo in atto da Amazon (vedi link: Amazon Robots Take Over UK Warehouses End of Human Jobs Begins?) che nei suoi magazzini sta progressivamente sostituendo i lavoratori umani con robot.
Nel caso specifico si tratta di robot dotati di una IA all’avanguardia e destinati a mansioni di magazzinieri (vedi link: Goodbye to workers? Amazon introduces autonomous robots in the UK).
In un interessante ed esaustivo video (vedi link: Amazon deploys 1 million robots) potrete vedere come Amazon intenda sostituire addirittura un milione di lavoratori addetti ai magazzini con robot dotati di intelligenza artificiale (IA).
I motivi per cui automazione ed IA determineranno disoccupazione e diseguaglianze sociali
Se il cambiamento favorirà incremento di posti di lavoro e salari per una ristretta fascia di individui con specifiche competenze tecnologiche, al contrario per una sterminata platea di lavoratori talvolta anche estremamente qualificati si prospetta un futuro fosco, un vero abisso caratterizzato da riduzione degli stipendi, aumento di diseguaglianze sociali e disoccupazione.
Nel virtuale (per ora) Agent Hospital, gli agenti autonomi dell’intelligenza artificiale (IA) hanno falcidiato i posti di lavoro a medici ed infermieri (umani)
Nel prossimo futuro non vi saranno più garanzie né prospettive perfino per lavoratori estremamente qualificati quali medici ed infermieri.
Questo perchè la mostruosità dell’intelligenza artificiale sarà praticamente in grado di sostituire qualsiasi lavoro umano anche di tipo cognitivo confermandosi pertanto il principale nemico di ognuno di noi.
Studi ed impegno in ogni settore saranno completamente superflui in prospettiva poiché non vi saranno praticamente più esigenze a causa della distruzione di professionalità determinata dall’IA.
Centinaia di milioni di posti di lavoro verranno definitivamente azzerati e persino le occupazioni maggiormente qualificate saranno esposte ad estrema vulnerabilità e rischio a fronte della semplificazione delle stesse proprio a causa del ricorso all’IA.
Negli ultime decenni l’automazione ha portato alla scomparsa dei colletti blu e prossimamente l’intelligenza artificiale se non fermata causerà ulteriore distruzione di professionalità spazzando via i colletti bianchi
In altre parole, proprio in virtù dell’IA chiunque sarà abilitato a ricoprire praticamente qualsiasi ruolo professionale dando semplicemente un comando ad un computer distruggendo in tal modo anche i posti di lavoro meglio retribuiti.
Commercialisti, notai, medici anche specializzati, avvocati, giornalisti e persino programmatori saranno pertanto ritenuti inutili e di conseguenza gettati nell’abisso di mostruosità, disoccupazione e diseguaglianze sociali determinato dalla massima diffusione dell’intelligenza artificiale (IA).
Se nel XX’ secolo i colletti blu sono stati letteralmente rovinati e spazzati via dall’automazione, in un futuro imminente analoga e drammatica sorte potrebbe toccare ai colletti bianchi per colpa dell’intelligenza artificiale qualora non la si fermasse in tempo.
In caso contrario tutto ciò assesterà un colpo mortale alla classe media, aggravando al massimo il problema della redistribuzione della ricchezza e conducendo inevitabilmente a laceranti diseguaglianze sociali e disoccupazione.
L’intelligenza artificiale (IA) sarà presto il principale nemico di ognuno di noi, una minaccia mortale alla nostra stessa sopravvivenza professionale e fisica
Infatti anche al termine di percorsi caratterizzati da studi articolati e lunghi, anni di teoria e pratica ospedaliera, la conclusione si prospetta più che drammatica e cioè la mostruosità costituita da diseguaglianze sociali, perdita di posti di lavoro e disoccupazione rappresentato dall’intelligenza artificiale e dai suoi agenti autonomi.
Medici ed infermieri saranno un algoritmo, benvenuti nell’abisso di mostruosità dell’IA
In Cina hanno inaugurato recentemente l’Agent Hospital (vedi link: Quando il dottore è un algoritmo), un ospedale che per ora risulta interamente virtuale e dove operano 42 medici e 4 infermieri tutti agenti autonomi dell’intelligenza artificiale (vedi link: China has unveiled AI hospital).
Naturalmente ai poteri oligarchici che agiscono per realizzare un tale futuro distopico altro non interessa che il risultato numerico finale e cioè medici agenti autonomi della IA che potranno visitare 10mila pazienti in circa tre giorni di attività non stop.
Distruzione di professionalità, distruzione di cultura, distruzione di posti di lavoro, distruzione di consumi, questi saranno i risultati di automazione ed intelligenza artificiale
Ovvio, visto che i robot/medici od infermieri agenti autonomi dell’IA non dormono, non mangiano né bevono.
In pratica non consumano.
In altre parole automazione ed IA non determineranno solo una generale e devastante mostruosità ma disintegreranno anche i consumi preso atto che i robot/agenti autonomi dell’intelligenza artificiale comprano/consumano nulla.
Ma questa è un’altra storia, oggetto prossimamente di uno specifico articolo dedicato all’azzeramento completo dei consumatori/lavoratori, sostituiti in ogni settore professionale da agenti autonomi dell’intelligenza artificiale (IA) che però rimpiazzando i lavoratori umani, ormai scagliati in un abisso di mostruosità, porteranno il sistema stesso all’autodistruzione.
A meno che i poteri oligarchici promotori di un tale futuro distopico non istituiscano una sorta di salario globale di sopravvivenza o reddito universale di base (UBI) giusto per sfamare le galline nel pollaio o poco più…
Ed attenzione, da tempo si parla e si scrive a proposito del reddito universale di base (UBI).
Secondo voi per generosità ed altruismo?
Ma tutto questo è solo l’inizio poiché oltre a distruzione di professionalità e di posti di lavoro, l’intelligenza artificiale potrà spianare la strada al totalitarismo
L’abisso di mostruosità nel quale rischiamo tutti di precipitare per colpa della crescente diffusione di automazione ed IA nel medio futuro non si limita comunque, come se non bastasse, alla piaga gravissima della disoccupazione creando distruzione di consumi e violente diseguaglianze sociali.
Un’ulteriore drammatica caratteristica dell’intelligenza artificiale (IA) è infatti quella di prestarsi perfettamente ai poteri oligarchici interessati ad instaurare un totalitarismo feroce ed inimmaginabile anche attraverso il controllo sociale violando deliberatamente i diritti umani attraverso attività di controllo e monitoraggio proprio grazie all’IA.
Estremamente inquietante poi il ricorso a vari algoritmi finalizzati a “prevenire” i reati, in altre parole l’istituzionalizzazione di una vera e propria polizia predittiva.
In Italia il software Giove utilizza la tecnologia di KeyCrime, sviluppato nel 2004 e ritenuto estraneo a strategie ritenute discriminatorie quali public health approach, hotspot analysis e network analysis ma i dubbi maggiori riguardano la possibilità che quanto predetto dal software stesso possa magari giustificare richieste di intercettazione od addirittura misure cautelari in quanto elemento ritenuto probatorio in sede giudiziale.
Sempre grazie all’IA dalla polizia predittiva all’eliminazione predittiva il passo è breve e Lavender lo dimostra

Si chiama Lavender il sistema di intelligenza artificiale (IA) adottato a quanto pare dall’esercito israeliano sin dal 2024, reso noto dalle testate indipendenti israeliane Local Call, +972 Magazine (vedi link: ‘Lavender’, the AI machine) e da L’Indipendente (vedi link: Israele usa l’intelligenza artificiale per decidere quali palestinesi devono essere uccisi).
Secondo quanto riportato, il sistema di IA Lavender consente in pochi secondi di ritenere se una persona già identificata possa o meno appartenere alla resistenza palestinese attiva anche nella Striscia di Gaza e di conseguenza uccisa senza ulteriori verifiche.
A quanto pare la mostruosità determinata dall’intelligenza artificiale (IA) in ogni campo non ha limite, non solo distruzione di posti di lavoro, disoccupazione, diseguaglianze sociali e totalitarismo strisciante ma anche omicidi su vasta scala.
Poco sopra abbiamo descritto l’operato degli agenti autonomi dell’intelligenza artificiale all’interno del cinese Agent Hospital, l’ospedale virtuale (per ora), che sostituiscono a tutti gli effetti medici ed infermieri umani.
Vi siete mai chiesti se l’idea di utilizzare agenti autonomi dell’IA venisse applicata in un contesto militare o poliziesco?
Domanda ovviamente retorica visto che vi sono aperte documentazioni in merito (vedi link: France wants to roll out robot army by 2040).
Eppure i poteri oligarchici vi hanno già presentato in svariati modi il fine ultimo attraverso film quali “Robocop”, “Demolition man”, “Il mondo dei replicanti”, “Il sesto giorno”, “Terminator”, le serie di “Black Mirror” e tanti altri.
Tutte realtà terribili ed allucinanti dove domina incontrastata la mostruosità criminale e demenziale di quella trappola antiumana chiamata intelligenza artificiale (IA).
Anche a proposito dell’impiego di militari o poliziotti/agenti autonomi dell’IA sappiate che il passo è breve, quasi sicuramente robot destinati a questi scopi sono già stati ultimati da tempo e la prova è costituita dalla seguente notizia apparentemente futile.
A Berlino, per precisione a Friedrichshain, è infatti operante Cybrothel, una casa di appuntamenti dove sono disponibili splendide e servizievoli prostitute/agenti autonomi dell’intelligenza artificiale come descritto in un articolo del Daily Mail (vedi link: Inside the world’s first AI sex doll brothel).
Si tratta di “flirty” bambole di silicone estremamente sofisticate in grado di consentire ai clienti dotati di occhiali VR di conversare normalmente con l’intelligenza artificiale (IA) dotata sia di capacità visive che di voce umana ed in alcuni casi istruita anche al rifiuto (vedi link: My Awkward Night in an AI Sex Doll Brothel).
Più che legittimo a questo punto che i poteri oligarchici abbiano valutato da tempo l’impiego di agenti autonomi dell’IA in forme repressive poliziesche e militari.
L’appello degli scienziati contro il rischio estinzione implicito alla diffusione dell’intelligenza artificiale (IA)

Il tema della micidiale diffusione dell’IA con tutte le sue drammatiche e tragiche implicazioni è decisamente vasto ma nonostante tutto lo affronteremo nuovamente con articoli dedicati.
Per ora vogliamo concludere con un appello di oltre 350 ingegneri e scienziati attivi nel campo dell’intelligenza artificiale che hanno sottoscritto un documento pubblicato dal no profit Center for AI Safety ed intitolato Statement on AI Risk (vedi link: Statement on AI Risk) dove oltre a quanto più volte ripetuto da noi circa la mostruosità rappresentata da intelligenza artificiale ed automazione, di cui la robotica fa parte, si affronta addirittura l’eventualità di una estinzione della specie umana come conseguenza diretta dell’IA.
Nel documento del Center for AI Safety l’intelligenza artificiale (IA) viene aggiunta ad altre gravissime minacce alla specie umana quali armi nucleari, sfruttamento insensato delle risorse naturali, epidemie e cambiamenti climatici.
Last but not least, un ulteriore caso estremamente significativo per comprendere l’abisso di mostruosità nel quale stiamo per essere scagliati dalle nostre stesse autodistruttive ricerche è rappresentato da Geoffrey Hinton, insignito unitamente a John J. Hopfield del Nobel per la Fisica 2024 in virtù delle sue ricerche sul machine learning, tecnologia che attraverso le reti neurali si ispira al cervello umano.
Considerato il creatore/padrino dell’intelligenza artificiale (IA), nel 2023 ha rassegnato le sue dimissioni (vedi link: Digital Life Geoffrey Hinton, quella volta che il Nobel “padrino pentito dell’AI” lasciò Google) dopo ben dieci anni di intensa collaborazione in quanto estremamente preoccupato per via delle evidenti e potenziali derive incontrollate della sua “creatura”.
L’abisso di mostruosità denominato intelligenza artificiale ed automazione determinerà non solo (come se non bastasse) distruzione di professionalità e di posti di lavoro e quindi un futuro di disoccupazione e diseguaglianze sociali ma addirittura una più che realistica autodistruzione.
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