Made in Italy eno-agroalimentare e tradizione enogastronomica nella Settimana della Cucina Italiana nei Balcani.
Promossa come nel caso della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo punta anche nei Balcani ad una valorizzazione internazionale della tradizione enogastronomica italiana vista giustamente come un patrimonio articolato, un variegato insieme caratterizzato da eccellenze, itinerari italiani del gusto e denominazioni protette da tutelare con costanza.
Nata nel 2016 con la determinante collaborazione dell’Accademia Italiana della Cucina, nel decennio successivo la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo ha caratterizzato circa cento Paesi con oltre 10mila eventi rafforzando e sostenendo non solo l’appeal del Made in Italy eno-agroalimentare ma anche l’export dei prodotti eno-agroalimentari italiani.
Risultati ambiziosi che sono stati resi possibili ovunque grazie all’impegno della rete diplomatico-consolare, degli uffici Ice, delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) e degli Istituti Italiani di Cultura.
Il tema della X edizione della Settimana della Cucina Italiana

“La cucina italiana tra salute, cultura ed innovazione” è stato il tema della X edizione della Settimana della Cucina Italiana che ha portato anche nei Balcani attraverso numerosi eventi, degustazioni ed approfondimenti, tutti gli aspetti innovativi del Made in Italy agroalimentare e della tradizione enogastronomica italiana basata anche su concetti fondanti quali benessere e sostenibilità.
Comincia in Romania la Settimana della Cucina Italiana nei Balcani

Nel cuore della Transilvania, a cura del Consolato d’Italia a Cluj Napoca e del Com.It.Es. Romania, con oltre duecento partecipanti tra autorità italiane e romene, rappresentanti istituzionali sia statali che regionali della Transilvania e membri della Comunità Italiana, ha avuto inizio presso il Ristorante Rodizio la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo per quanto concerne questa area dei Balcani.
La fiera internazionale “FoodService & Hospitality Expo” svoltasi a Bucarest nel periodo 8-10 Novembre in concomitanza con le iniziative inerenti al settore eno-agroalimentare italiano ha consentito di dare in questa regione dei Balcani un particolare rilievo alle aziende presenti al Padiglione d’Italia organizzato da Ambasciata d’Italia in Romania, Ice ed Istituto Italiano di Cultura (Iic) di Bucarest.
L’esposizione al Padiglione d’Italia ha costituito un percorso nella tradizione enogastronomica italiana attraverso Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto ed i loro numerosi prodotti, da verdure e pomodori a frutta secca, dolci e torrone, oli di oliva e formaggi a tartufi e funghi.
Prodotti eno-agroalimentari italiani che nonostante il contrassegno di origine protetta od indicazione geografica devono essere sempre tutelati dal nefasto fenomeno dell’italian sounding, sostanzialmente un inganno commerciale ai danni dell’appeal del vero Made in Italy agroalimentare.
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Bucarest è iniziata con la cerimonia di apertura della fiera internazionale “FoodService & Hospitality Expo” da parte dell’Ambasciata d’Italia.
Alla conferenza stampa ha fatto seguito la presentazione delle tredici aziende di prodotti agroalimentari italiani presenti ed anche nei giorni successivi alcune sessioni di show cooking tenute dal maestro pizzaiolo Giovanni Santarpia, dagli chef Marco Favino ed Antonio Passarelli.
Le aziende del settore eno-agroalimentare italiano presenti alla fiera internazionale erano:
Apulia Food
Caffè Buongiorno 1950
Caffè Morandini
Caseificio D&D
Consar Italy
DG3 Dolciaria
Ferrarini
Ideal Caffè
Polselli Farine
Romeo Rossi Verona
Gocciadoro
Selektiatartufi
Sinisisrl
Organizzati dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest con il Progetto Onfoods anche due incontri tenuti dal dott. Alessandro Leone, ricercatore in Alimentazione e Nutrizione Umana, con studenti di scuole primarie e superiori e con la Scuola Italiana Internazionale “Aldo Moro” mentre nei ristoranti aderenti ad Accademia Italiana della Cucina e ConfHospitality sono stati disponibili menù speciali sempre dedicati al Made in Italy agroalimentare ed alla tradizione gastronomica italiana.
Di grande interesse la Lectio Magistralis organizzata da Accademia Italiana della Cucina, Confindustria Romania, ConfHospitality e da Federazione Fpiar presso la Facoltà di Management e Sviluppo Rurale di Bucarest e tenuta dalla dott.ssa Maddalena Borsato, assegnista di ricerca presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra-Cuneo).
L’evento è stato interamente focalizzato su rapporto tra gastronomia, arte e design, filosofia dell’alimentazione ed estetica del sapore.
La cucina italiana, il peso del Made in Italy eno-agroalimentare nel commercio con Bucarest
L’iniziativa internazionale della Settimana della Cucina Italiana, che ha visto impegnata direttamente anche in questa regione dei Balcani la rete diplomatico-consolare unitamente ad importanti realtà sia culturali che di settore, ha una sua ragione d’essere anche a fronte del volume complessivo del settore agroalimentare italiano che in Romania ha registrato nel 2024 importazioni superiori ad un miliardo di euro e posizionando Bucarest tra i primi quattordici Paesi per import di prodotti del settore eno-agroalimentare italiano.
Made in Italy agroalimentare, sostenibilità, cultura, musica, convivialità, tradizione enogastronomica italiana e filosofia della nutrizione hanno accompagnato le serate a tema della Settimana della Cucina Italiana nei Balcani
A cura di Accademia Italiana della Cucina, Confindustria Romania e ConfHospitality è stata poi organizzata una cena presso il Ristorante Sardin al cui termine Alfredo Tisocco ha caratterizzato la serata con un recital di pianoforte.
L’appuntamento con i prodotti eno-agroalimentari italiani è stato anche occasione di sviluppo insieme alla dott.ssa Maddalena Borsato di tematiche quali disturbi alimentari e filosofia della nutrizione.
La Camera di Commercio Italiana per la Romania ha invece dedicato una cena al tema “Pasta e passione” presso il Ristorante Da Giulio, occasione per coniugare eccellenti piatti del Made in Italy eno-agroalimentare e della tradizione enogastronomica italiana con valori quali convivialità e cultura.
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Bulgaria
La Settimana della Cucina Italiana è stata celebrata anche in altre zone dei Balcani come la Bulgaria, dove l’Ambasciatore d’Italia Marcello Apicella ha caratterizzato l’evento inaugurale con il tema intitolato “L’innovazione italiana a supporto dello sviluppo del settore agroalimentare”.
All’intervento dei rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura e dell’Alimentazione circa la digitalizzazione del settore agricolo in Bulgaria ha fatto seguito la presentazione di Diagram, società partecipata da Cdp Equity (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), Bf Agricola e Trilantic Europe.
In un contesto di forte evoluzione del mercato bulgaro e delle potenziali collaborazioni fra imprese agricole locali e tecnologie italiane, la presenza di Diagram in occasione della Settimana della Cucina Italiana nei Balcani assume un particolare rilievo alla luce delle sue numerose peculiarità sia in termini di mappatura del suolo e sensoristica per l’irrigazione che di agricoltura di precisione.
Un ruolo, quello di Diagram, di estrema rilevanza in termini di innovazione per l’agritech del Made in Italy agroalimentare come peraltro sottolineato da Andrea D’Andrea direttore Ice di Sofia.
I vini della cantina friulana Fantinel hanno poi accompagnato numerosi e ricchi piatti della migliore tradizione enogastronomica italiana preparati dallo Chef Carlo Luzzani per una degustazione da parte dei numerosi presenti.
Oltre a numerosi esponenti imprenditoriali e culturali che concorrono a rappresentare, divulgare e sviluppare in questo Paese dei Balcani non solo l’immagine dell’Italia ma anche del settore agroalimentare italiano hanno partecipato il Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria della Bulgaria Tsvetan Simeonov, i vertici dell’Agenzia esecutiva per le foreste, dell’Agenzia bulgara per la Sicurezza Alimentare, dell’Associazione dei Trasformatori di Carni, dell’Associazione dei Trasformatori di Frutta e Verdura, dell’Associazione dei Produttori di Cereali.
L’incontro della Settimana della Cucina Italiana è stato organizzato da Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura, Agenzia Ice di Sofia, Confindustria Bulgaria e Camera di Commercio Italiana in Bulgaria.
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Slovenia
In Slovenia l’evento annuale dedicato alla tradizione gastronomica italiana ed al Made in Italy eno-agroalimentare ha avuto inizio nel Monastero Francescano di Castagnevizza a Nova Gorica con una speciale conferenza alla quale hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia Giuseppe Cavagna ed il Console generale Giovanni Coviello.
La particolarità dell’appuntamento al quale è intervenuto lo stimato nutrizionista Yari Rossi, famoso in quest’area dei Balcani occidentali anche per le sue apparizioni televisive, è stato appunto l’affrontare l’aspetto della cucina italiana come alleata della salute e pertanto come valore non solo culturale ma bensì anche nutrizionale.
Subito dopo studenti dell’ultimo anno e due docenti della Scuola Alberghiera Ciofs Fp Fvg Ets di Trieste hanno affrontato l’aspetto della cucina italiana e del Made in Italy agroalimentare in termini di attrattività nell’ottica turistica.
Irrinunciabili possibilità di degustazione di prodotti eno-agroalimentari italiani specialità della tradizione enogastronomica italiana con particolare riferimento all’Emilia-Romagna hanno fatto seguito ai due appuntamenti.
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo anche per battere l’italian sounding
Unitamente all’impegno della rete diplomatico-consolare e delle altre istituzioni nel diffondere attraverso la Settimana della Cucina Italiana le peculiarità, il rinnovamento e la qualità che accompagnano anche nei Balcani la tradizione gastronomica italiana vi è lo sforzo nel contrasto al fenomeno internazionale dell’italian sounding, sostanzialmente un inganno commerciale che su prodotti alimentari richiama l’Italia attraverso nomi, riferimenti a colori, città o regioni malgrado la totale assenza di origine italiana e pertanto non siano affatto parte integrante del settore eno-agroalimentare italiano.
Ai primi posti per quanto riguarda i prodotti della tradizione enogastronomica italiana oggetto di falsificazione attraverso l’italian sounding vi sono latticini e formaggi.
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Croazia
“La Basilicata, Terra dell’Altrove: dove i sapori e la cultura si incontrano” è stato il titolo dell’evento nato dalla fattiva cooperazione fra Ambasciata d’Italia a Zagabria, Comuni di Aliano e Cancellara e Gruppi di azione locale Lucania Interiore e Lucus.
Per celebrare il settore agroalimentare italiano anche in questa parte dei Balcani occidentali, all’appuntamento presso l’Hotel Sheraton di Zagabria hanno partecipato anche le autorità della Croazia, i rappresentanti del corpo diplomatico e delle realtà culturali ed industriali del Paese.
Caratterizzato da ricette e prodotti agroalimentari italiani tipici della Lucania ad opera dello Chef Anton Pastore sapientemente accompagnati da spumanti e vini selezionati dal Sommellier Stefano Pastore, questo speciale evento di cucina italiana organizzato a Zagabria è stato poi replicato a Fiume a Palazzo Modello con la presenza del Consolato Generale e della locale Comunità degli Italiani.
Le numerose iniziative del Consolato Generale d’Italia e della Comunità degli Italiani di Fiume
Il Consolato Generale d’Italia a Fiume si è impegnato attivamente nella realizzazione di ben tre appuntamenti circa il Made in Italy agroalimentare accomunati dal tema “La cucina italiana tra cultura, salute e innovazione” fra i quali, promosso insieme all’Ente per il turismo del Comune di Orsera, il gemellaggio dell’Amaretto e dei biscotti alle nocciole di Orsera e degli amaretti originali Lazzaroni.
Dedicata ai dolci della tradizione gastronomica italiana di origine veneta rivisti però in base ai gusti dell’Istria è stata anche allestita la gara “I migliori buzolai” mentre il gruppo folcloristico “I tarantolati di Tricarico” si sono esibiti nella terza serata dedicata alla cucina italiana dei territori della Lucania.
A conclusione degli appuntamenti e celebrazioni della XV edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo promossa dall’Istituto Italiano di Cultura (Iic) di Zagabria e dedicata ai successi di cinque grandi Chef italiani vi è stata infine la proiezione de “La quinta stagione”.
Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Serbia
Parte integrante della X edizione della Settimana della Cucina Italiana, l’Istituto italiano di cultura (Iic) di Belgrado ha ospitato dal 17 al 21 Novembre la mostra fotografica intitolata “Mangiare con gli occhi” ad opera di Luisa Valieri, Mauro Turatti, Francesco Rucci e Francesco Marinelli, autori delle splendide immagini.
Un’iniziativa basata su un percorso estetico e visivo di cultura gastronomica che, nell’arco dei numerosi appuntamenti organizzati in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel centro dei Balcani, si è accompagnata ad un vasto programma di conferenze, proiezioni cinematografiche, eventi e degustazioni finalizzato a promuovere il settore agroalimentare italiano.
Un segmento peraltro sempre più importante anche nei Balcani se si considera l’export del Made in Italy eno-agroalimentare che in Serbia ha raggiunto il valore di €70 miliardi.
Anche a Belgrado le iniziative legate alla X edizione della Settimana della Cucina Italiana si sono proposte di valorizzare la tradizione enogastronomica italiana in qualità di modello equilibrato e sano, promuoverne la conoscenza anche alla luce del recente riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Culturale Immateriale Unesco e sottolineare la filiera dei preziosi prodotti del settore eno-agroalimentare italiano sempre più contraddistinti da ricerca ed innovazione.
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Macedonia del Nord (NMK)
Sempre nei Balcani ma questa volta in Macedonia del Nord (NMK) la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo ha posto l’accento sull’arte della pasticceria siciliana, uno dei numerosi marchi della tradizione gastronomica italiana, con il maestro passiccere Lillo Defraia detentore di sei record mondiali e vincitore di prestigiosi riconoscimenti istituzionali.
All’arte della preparazione del tradizionale espresso italiano si è tenuto presso il Centro di Formazione del caffè “Coffee Factory” di Skopje un apposito laboratorio sotto la guida dell’esperto
Dejan Bogojevski mentre svariate attività educative tutte ispirate alla tradizione che contraddistingue i prodotti del Made in Italy agroalimentare sono state organizzate in alcuni istituti scolastici da parte dell’Associazione Insegnanti di Lingua Italiana.
Il progetto del Ministero degli Affari Esteri dal titolo “Il gusto della salute: tre menù italiani”, dieci video ricette della cucina italiana rielaborate alla luce di una migliore qualità della vita a fronte di un differente apporto calorico, ha visto anche la partecipazione dell’Ambasciata d’Italia in Macedonia del Nord (NMK).
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Kosovo
Anche in Kosovo la X edizione della Settimana della Cucina Italiana ha visto il diretto coinvolgimento dell’Ambasciata d’Italia a Pristina che ha dato ulteriore risalto all’Executive Chef Emin Haziri del ristorante Procaccini di Milano, di origini kosovare ed insignito recentemente della sua prima stella Michelin per il suo ruolo di professionista di rilievo della cucina italiana.
La Cena di Gala avvenuta il 27 Novembre presso l’Hotel Swiss Diamond ed organizzata dall’Ambasciata d’Italia di Pristina è stata caratterizzata dal menù esclusivo dell’Executive Chef Emin Haziri e dalla degustazione di numerosi vini italiani selezionati dall’Associazione italiana sommeiller (Ais) ed abbinati ai piatti esclusivi del Made in Italy agroalimentare.
La Settimana della Cucina Italiana ha visto anche il coinvolgimento diretto di corpo insegnante ed allievi dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Vergani Navarra” di Ferrara specializzato nella tradizione enogastronomica italiana che hanno offerto numerose occasioni di approfondimento della cucina italiana e del Made in Italy eno-agroalimentare sia sotto l’aspetto formativo che culinario.
E’ questo il caso del prof.Centrella dell’Istituto ferrarese che ha fornito un momento formativo presso l’Università Ubt di Pristina con una lezione di estremo interesse incentrata sulla medicina culinaria, sottolineando le proprietà benefiche di molti ingredienti della tradizione gastronomica italiana ed unendo felicemente in tal modo sia conoscenze mediche che nutrizionali.
La Settimana della Cucina Italiana ha potuto raggiungere anche il pubblico televisivo di questo Paese dei Balcani occidentali grazie all’apparizione nel programma “Ora e pasdites” dell’Ambasciatore d’Italia Maurizio Antonini e dell’Executive Chef Emin Haziri.
Per quanto riguarda il Kosovo la Settimana della Cucina Italiana si è conclusa nel centro commerciale Albi Mall dove corpo insegnante ed allievi dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Vergani Navarra” di Ferrara hanno avuto la possibilità di tornare sull’argomento della proprietà benefiche di molti ingredienti della tradizione gastronomica italiana attraverso la presentazione di numerose specialità del settore eno-agroalimentare italiano e dei loro importanti componenti.
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Bosnia Erzegovina
Anche in Bosnia Erzegovina, piccola ma vivace realtà dei Balcani occidentali, l’Ambasciata d’Italia si è distinta per impegno ed iniziativa in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo con l’importante collaborazione dell’Associazione delle Imprese Italiane in Bosnia Erzegovina (AIIBH) per celebrare prodotti agroalimentari italiani e salute, cultura ed innovazione, tutti segni distintivi della tradizione gastronomica italiana.
In Bosnia Erzegovina l’impegno congiunto di Ambasciata d’Italia ed AIIBH per affermazione e crescita del Made in Italy eno-agroalimentare
Il successo della Settimana della Cucina Italiana in questo piccolo ma vivace Paese dei Balcani occidentali è anche merito dell’Associazione delle Imprese Italiane in Bosnia Erzegovina che, su incarico dell’Ambasciata d’Italia, ha ricevuto per la prima volta l’impegnativo e delicato incarico di pianificazione logistica, organizzazione operativa e realizzazione dell’intero programma destinato non solo alla divulgazione della cucina italiana ma specialmente del settore agroalimentare italiano.
L’AIIBH si è distinta anche molto recentemente nella guida della delegazione ufficiale della Bosnia Erzegovina alla fiera Mecspe tenutasi a Bari dal 27 al 29 Novembre, uno dei più importanti eventi industriali in Italia dedicato a meccanica, automazione, robotica e tecnologie digitali.
In questa occasione l’Associazione delle Imprese Italiane in Bosnia Erzegovina (AIIBH) ha rappresentato le aziende bosniaco-erzegovesi Junior Eko Termik di Tešanj e Sem Soluzioni di Sarajevo.
Sotto il motto “Italian Cuisine: A Celebration of Health, Culture, and Innovation” Ambasciata d’Italia ed Associazione delle Imprese Italiane in Bosnia Erzegovina (vedi link: Cambio all’Associazione delle Imprese Italiane AIIBH) hanno avuto modo di stilare un programma intenso e significativo dedicato ai prodotti eno-agroalimentari italiani iniziato nel Comune di Stari Grad con lo “Street Food Show Cooking” nella centrale piazza Fra Grge Martića.
A questo appuntamento, in diretta televisiva con la trasmissione “Dobar dan BiH” su TV Hayat, era presente lo Chef Valerio Braschi vincitore nel 2017 del MasterChef Italia accompagnato dallo Chef locale Miran Karić.
Nel corso della sua permanenza a Sarajevo per la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo lo Chef Valerio Braschi ha potuto contribuire con la sua competenza alla diffusione della tradizione gastronomica italiana in queste realtà dei Balcani occidentali attraverso dimostrazioni culinarie e pubbliche, incontri e laboratori.
Lo Chef Valerio Braschi ha poi curato anche una serata di degustazioni presso l’Ambasciata d’Italia per un’efficace promozione di Made in Italy agroalimentare e cucina italiana in occasione di un incontro tra operatori, importatori di prodotti agroalimentari italiani ed imprenditori del settore.
Con analogo scopo divulgativo ed attraverso specifiche attività educative rivolte agli studenti ha collaborato la Scuola Alberghiera e del Turismo di Sarajevo mentre “GialloZafferano” ha contribuito con numerose ricette della tradizione gastronomica italiana divulgate sui social network dell’Ambasciata d’Italia.
Il settore eno-agroalimentare italiano in Bosnia Erzegovina è di estremo interesse ed è anche alla luce di iniziative quali la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, all’impegno della rete diplomatico-consolare e delle istituzioni che con essa collaborano strettamente se le importazioni di prodotti eno-agroalimentari italiani nel 2023 sono cresciute del 24,3%.
Per quanto concerne la cucina italiana, gli spazi di sviluppo per il Made in Italy eno-agroalimentare restano ampi anche per la relativa e talvolta scarsa presenza nei supermercati.
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Albania

Il Consolato Generale d’Italia a Valona si è distinto per le numerose iniziative che hanno contribuito a divulgare sempre più conoscenza e tradizione enogastronomica italiana anche in questo Paese dei Balcani occidentali.
L’impegno del Consolato Generale d’Italia a Valona nel corso dei numerosi appuntamenti a sostegno della Settimana della Cucina Italiana è stato rivolto anche agli aspetti legati a prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili e pertanto all’oggettiva rilevanza di stile di vita e nutrizione con ricadute dirette ormai ben conosciute sulla salute.
Dieta mediterranea come stile di vita e caffè italiano, elementi centrali non solo della tradizione gastronomica italiana ma di un concetto diffuso ed apprezzato a livello internazionale come Made in Italy eno-agroalimentare, sono stati protagonisti ad Argirocastro e Valona di eventi gratuiti caratterizzati anche dalle città di Modica e Ragusa.
“Il cioccolato di Modica, un sapore autentico tra storia e innovazione” è stato il titolo dell’iniziativa realizzata nella città di Argirocastro ed incentrata su uno show-cooking del famoso cioccolato, fra i più celebri prodotti agroalimentari italiani, accompagnato da cocktail comunque sempre a base di questo squisito ingrediente versatile e fondamentale in cucina.
Al formaggio, vero pilastro del settore agroalimentare italiano peraltro caratterizzato da migliaia di varietà regionali, è stato dedicato il primo evento a Valona.
“Il formaggio Ragusano, qualdo tradizione e qualità fanno l’ingrediente” ha titolato questo incontro all’insegna del Made in Italy eno-agroalimentare che ha consentito al pubblico di apprezzare piatti tipici della tradizione gastronomica italiana accompagnati da vini selezionati oltre naturalmente a scoprire il vero protagonista e cioè il Ragusano Dop.
Sempre a Valona “Il caffè all’italiana” a cura di Alessandro Bonasera, un’introduzione alla Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia mentre il seminario “La dieta mediterranea, benessere e prevenzione in tavola”, curato dalla Prof.ssa Colao, Ordinaria di Endocrinologia all’Università Federico II di Napoli, ha posto l’accento sulla rilevanza di una bilanciata e corretta alimentazione, entrambi caratteristiche distintive del settore eno-agroalimentare italiano.
La Settimana della Cucina Italiana nei Balcani – Grecia

Nel vasto ed allettante panorama di prelibatezze culinarie e prodotti agroalimentari italiani che ha caratterizzato anche i Paesi dei Balcani nel corso della X edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’Emilia-Romagna e le sue eccellenze hanno monopolizzato la Grecia.
L’Ambasciata d’Italia ad Atene con la collaborazione dell’Ice ha infatti concentrato le celebrazioni sulle specialità del Made in Italy agroalimentare di questa regione ed in particolare della Parma Food Valley.
La Cena di Gala presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia Paolo Cuculi ha registrato una sentita e numerosa partecipazione del mondo istituzionale ed economico greco e fra i numerosi esponenti di rilevo erano presenti il Vice Presidente del Consiglio Hatzidakis, il Vice Ministro della Cultura Fotilas, la Presidente della Commissione Esteri del Parlamento Bakoyanni, il Presidente del Comitato Olimpico Ellenico Kouvelos, il Ministro per la Crisi Climatica e la Protezione Civile Kefalogiannis ed il Presidente del Gruppo Parlamentare di Amicizia Grecia-Italia Ypsilantis.
Presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia ha poi avuto luogo il ricevimento dal titolo “A journey to Parma Food Valley” con oltre 250 ospiti, tra i quali il Ministro del Turismo Kefaklogianni, esponenti di imprenditoria, stampa e cultura.
Per l’occasione erano presenti anche i vincitori del concorso di ricette italiane ideato dall’Ambasciata d’Italia e la Scuola Italiana per l’Infanzia di Atene i cui allievi hanno proposto simpatici piatti di cucina italiana a base di arancini tricolori a richiamo della tradizione enogastronomica italiana del Sud.
La Chef Nicole Zerbini del Ristorante La Porta di Viarolo ha avuto il rilevante compito di accompagnare gli ospiti di questi appuntamenti in un viaggio alla scoperta dei prodotti eno-agroalimentari italiani del parmense, dal Lambrusco alle alici, dal Prosciutto di Parma Dop al Parmigiano Reggiano Dop oltre ad una masterclass alla scuola di gastronomia e turismo Iki-Akmi di Atene.
L’Istituto Italiano di Cultura (Iic) di Atene ha poi brillantemente ideato e realizzato uno speciale appuntamento dedicato interamente al caffè, un altro importante protagonista del settore eno-agroalimentare italiano anche in questa estremità dei Balcani.
Sotto il titolo “Viaggio nel Caffè Italiano”, con l’indispensabile guida del Coffee Ambassador Massimiliano Marchesi, sommelier e trainer della Specialty Coffee Association e del Coffee & Cocktails Ambassador Christos Klouvatos, il pubblico presente appassionato di tradizione gastronomica italiana ha potuto scoprire non solo le caratteristiche distintive ma anche storia ed abbinamenti di questa bevanda.
Sotto il profilo meramente economico l’export di prodotti eno-agroalimentari italiani in Grecia ha confermato anche nel 2024 essere una voce estremamente importante a fronte di una crescita del 10% rispetto all’anno precedente mentre l’intero settore agroalimentare italiano ha superato €800 milioni.
Made in Italy eno-agroalimentare e relativa filiera vale quanto venti finanziarie

E’ questa in estrema sintesi la valutazione che gli esperti della Coldiretti hanno attribuito a tutto ciò che la tradizione enogastronomica italiana rappresenta economicamente includendo la filiera allargata e cioè dai campi all’industria fino alla grande distribuzione.
Di grande rilevanza anche l’aspetto occupazionale con oltre quattro milioni di lavoratori e 700mila aziende agricole vere anime del settore eno-agroalimentare italiano.
Made in Italy agroalimentare significa oltre quattro milioni di lavoratori e 700mila aziende agricole
La tradizione enogastronomica italiana è un motore di primaria importanza per il Made in Italy agroalimentare che, attraverso i suoi innumerevoli prodotti divenuti ormai un’icona internazionale, nel solo 2024, ha generato esportazioni per oltre €67 miliardi e si prevede raggiungere €100 miliardi entro il 2030.
Il riconoscimento della Cucina Italiana come Patrimonio Culturale Immateriale Unesco
Il recente riconoscimento della tradizione gastronomica italiana come Patrimonio Culturale Immateriale Unesco potrebbe determinare secondo le stime di Fiepet Confesercenti ricadute economiche inimmaginabili peraltro ulteriormente enfatizzate da un secondo fattore, quello della Dieta Mediterranea già riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale Unesco.
Infatti l’ingresso in questo particolarissimo novero da parte della cucina italiana avrebbe effetti estremamente positivi non solo per le esportazioni del Made in Italy eno-agroalimentare ma anche per il turismo che nei primi anni dal riconoscimento potrebbe crescere del 6% per assestarsi successivamente intorno al 3%.
Per comprendere meglio le dimensioni di quanto potrebbe avvenire in un prossimo futuro basti sapere che nel 2024 i turisti internazionali hanno speso per la cucina italiana in senso lato (bar e ristoranti) €12,08 miliardi.
Made in Italy eno-agroalimentare significa 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp e 5.547 prodotti alimentari tradizionali
Eventi speciali quali la Settimana della Cucina Italiana, di grande apprezzamento anche in tutti i Balcani, determinano pertanto ricadute incalcolabili economicamente, culturalmente e come immagine specie se, come in effetti accade da anni, affiancate da analoghe iniziative a livello nazionale ed internazionale come la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo alla quale abbiamo riservato recentemente ampio spazio per quanto concerne diffusione e successo nei Balcani.
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