Anche in Grecia e Turchia vi sono state in queste ultime settimane numerose marce e manifestazioni pro Palestina e Libano.
Riferirsi a queste ultime settimane soltanto è in ogni caso non corretto poiché marce e manifestazioni pro Libano e Palestina continuano quasi incessantemente da molti mesi in Grecia e Turchia come negli altri Paesi dell’area dei Balcani.
Una delle ultime manifestazioni pro Palestina organizzate in Grecia, quella del 5 Ottobre scorso, ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini scesi nelle strade e nelle piazze.
Una forte protesta a favore di Libano e Palestina a livello nazionale proprio mentre Israele intensificava ed espandeva un conflitto che nell’ultimo anno ha ucciso in Palestina decine di migliaia di civili, prevalentemente donne e bambini.
A quella che è stata la più grande delle marce di solidarietà alla Palestina tenutasi ad Atene sotto lo slogan “Un anno di genocidio a Gaza” hanno preso parte gruppi di studenti, sindacati, partiti, vari gruppi ed organizzazioni progressiste oltre naturalmente alla comunità palestinese presente in Grecia.
Con centinaia di striscioni e bandiere di Libano e Palestina i partecipanti hanno voluto denunciare il genocidio dei palestinesi da parte di Israele e gli attacchi sempre più mortali al Libano.
Fra tutte le manifestazioni pro Palestina e Libano tenutesi in Grecia negli ultimi mesi vi è un fatto significativo da sottolineare in merito a quella del 5 Ottobre e cioè la partecipazione di un gruppo di militari dell’esercito greco in uniforme che avevano dichiarato di aver voluto partecipare per condannare “il coinvolgimento del Governo nei piani imperialisti per il Medio Oriente”.
Numerose marce e manifestazioni di massa in solidarietà alla Palestina sono state organizzate anche in altre città della Grecia come Salonicco, Patrasso, Heraklion, Chania, Ioannina, Volos e Xanthi.
La penultima delle manifestazioni pro Palestina è avvenuta il Lunedì successivo, primo anniversario della guerra di Israele a Gaza ed è stata una marcia diretta all’ambasciata israeliana di Atene.
Anche a Cipro numerose marce e manifestazioni per Palestina e Libano
Anche nella parte dell’isola di Cipro sotto il controllo della Grecia vi sono state numerose manifestazioni e marce pro Libano e Palestina, l’ultima risale al 18 Ottobre scorso all’esterno della sede di una conferenza d’affari israelo-greco-cipriota e nell’occasione i numerosi manifestanti hanno richiesto “la fine della cooperazione con Israele per non essere complici nel genocidio del popolo della Palestina”.
Tra le tante manifestazioni pro Libano e Palestina avvenute a Cipro, in quella di pochi giorni fa all’esterno di una conferenza d’affari i dimostranti, con striscioni in greco ed in inglese, hanno espresso solidarietà ai palestinesi e condannato i continui attacchi aerei israeliani su Gaza, che avrebbero ucciso oltre 41mila civili tra cui donne e bambini.
Fra le altre richieste non solo l’immediata sospensione di tutti gli accordi commerciali con Israele ma anche l’avvio di una campagna completa di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni.
I manifestanti hanno anche chiesto la chiusura da parte dell’amministrazione di Cipro dei porti, degli aeroporti e dello spazio aereo nonché di fermare l’assistenza militare ad Israele.
I partecipanti all’evento di solidarietà pro Palestina hanno anche criticato i crescenti legami economici, militari e geopolitici dell’amministrazione con Israele in particolare nel settore degli idrocarburi.
Fra le numerose manifestazioni per la Palestina, quella di Cipro richiedeva lo stop al progetto Great Sea Interconnector
Il portavoce della manifestazione pro Libano e Palestina Markos Oikonomou ha poi espresso preoccupazioni sul progetto denominato Great Sea Interconnector descrivendolo come il tentativo di Israele di affermare il predominio in tutta l’area.
Il progetto Great Sea Interconnector è un cavo elettrico, la realizzazione di un’idea decennale di collegare le reti elettriche di Grecia, Cipro ed Israele.
In Grecia le manifestazioni per Palestina e Libano continuano malgrado la repressione
E’ ormai passato un anno dall’inizio della guerra a Gaza ma sindacati e movimenti continuano in Grecia con marce e manifestazioni pro Palestina e Libano nonostante la repressione.
A questo proposito è bene ricordare che il 27 Settembre scorso la polizia ha fatto irruzione nel Politecnico di Atene aggredendo ed arrestando ricercatori e studenti che protestavano per le loro condizioni lavorative e contro la collaborazione fra università della Grecia e di Israele.
Oltre alle marce e manifestazioni pro Palestina anche il movimento BDS
Parallelamente alle numerose manifestazioni e marce per Palestina e Libano opera da anni il movimento BDS (boicotta, disinvesti, sanziona).
Nato nel Luglio 2005 in Palestina e successivamente diffusosi in tutto il mondo, il movimento BDS è molto attivo anche in Grecia (vedi link: bdsmovement).
Per conoscere meglio il movimento BDS, costituitosi con l’approvazione di oltre 170 associazioni della Palestina, potete consultare il sito del movimento BDS (vedi link: bdsmovement).
Aggiornamenti Grecia – dalle manifestazioni pro Palestina e Libano al blocco di un carico di munizioni nel porto del Pireo
E’ di poche ore fa la notizia che i lavoratori del porto del Pireo hanno portato a termine il blocco del carico di un container di munizioni destinato ad Israele, sicuramente la migliore delle manifestazioni pro Palestina e Libano avvenute sino ad ora in Grecia.
Il blocco del carico di munizioni in partenza dal porto del Pireo è stato effettuato dal lavoratori del sindacato ENEDEP e cioè l’Unione dei Lavoratori per la Movimentazione dei Container del Pireo.
A seguire, l’appello lanciato dai lavoratori che hanno effettuato il blocco del container in partenza dal porto del Pireo con la nave Maria Bull:
«Non permetteremo che il porto del Pireo diventi una base di partenza per la guerra: chiediamo qui e ora che cessi ogni coinvolgimento del nostro Paese nei conflitti».
L’appello lanciato dai lavoratori del porto del Pireo aderenti al sindacato ENEDEP è stato prontamente condiviso e sostenuto non soltanto da un gran numero di portuali ma anche da carpentieri navali, lavoratori metalmeccanici e studenti che sono effettivamente riusciti nel blocco del container di munizioni in partenza dal porto del Pireo.
“Fuori gli assassini dal porto”
La più importante e significativa delle manifestazioni pro Palestina e Libano organizzate sino ad ora in Grecia è pienamente riuscita grazie alle centinaia di aderenti al Centro Lavoratori del Pireo, al Sindacato Metalmeccanici dell’Attica e dell’Industria di Riparazione Navale della Grecia ed al Sindacato dei Falegnami Navali che hanno occupato le strade del porto del Pireo assieme ad organizzazioni locali, giovani e lavoratori COSCO.
A fianco del container che non è stato caricato è apparsa la scritta “Fuori gli assassini dal porto”
In Turchia marce e manifestazioni pro Libano e Palestina in oltre 60 province
Domenica scorsa, nel mezzo del peggioramento della crisi a Gaza, si sono tenute in oltre 60 province della Turchia molte decine di marce pro Palestina.
Lo scopo di queste manifestazioni a favore di Libano e Palestina, organizzate dalla Anatolian Civil Society Organizations Platform della Turchia, è evidenziare il peggioramento della crisi umanitaria in Palestina a causa degli attacchi in corso da parte di Israele.
Metin Mahitapoglu, membro del consiglio della piattaforma che ha organizzato le marce pro Palestina e Libano ha ribadito che Israele ha intensificato i suoi attacchi con il sostegno di USA, Gran Bretagna ed Ue estendendo gli attacchi ben oltre Gaza e coinvolgendo altri Paesi della regione come Libano, Siria, Yemen e Iran.
Secondo l’esponente della piattaforma è indispensabile che i gruppi della società civile scendano in piazza per mostrare solidarietà a Palestina e Libano e denunciare “i complici della violenza”.
Nei prossimi giorni nella capitale della Turchia avverrà la più imponente delle manifestazioni pro Palestina e Libano
Metin Mahitapoglu ha annunciato che quella di Ankara sarà la più grande delle marce pro Palestina e Libano, che inizierà alle 13:30 ora locale dal parco Kurtulus e sono attesi non meno di un milione di partecipanti.
Quella della Turchia sarà la più grande delle manifestazioni pro Libano e Palestina, è appoggiata da numerosi gruppi, partiti politici, sindacati e comunità religiose che si sono distinti sinora con oltre 400 azioni di solidarietà organizzate con ONG con sede ad Ankara.
Un ringraziamento particolare a Pixabay che ha consentito l’utilizzo gratuito di immagini belle ed attinenti al contenuto.