In Grecia il Governo di centrodestra progetta di istituzionalizzare la settimana lavorativa di sei giorni.
La settimana lavorativa di sei giorni, per ora limitata ad alcune aziende private, ha subito determinato reazioni estremamente negative da parte di sindacati e forze politiche di sinistra.
Al momento la misura della settimana lavorativa di sei giorni è stata implementata in Grecia solo presso istituti finanziari, supermercati con oltre 250 dipendenti, compagnie di assicurazione e di sicurezza private oltre ad alcune società di servizi pubblici.
Entro la fine del 2024 la settimana lavorativa di sei giorni dovrebbe estendersi anche alle attività turistiche e di ristorazione.
La settimana lavorativa di sei giorni dovrebbe estendersi entro la fine dell’anno ad altre categorie produttive della Grecia
Ma quali sono i motivi che stanno introducendo in Grecia la settimana lavorativa di sei giorni mentre in svariate decine di Paesi la settimana lavorativa sta invece per essere ridotta a soli quattro giorni peraltro alla luce di riscontri estremamente positivi?
Oltretutto secondo recenti stime di OCSE ed Eurostat i greci già oggi sono i primi della Ue per ore effettive di lavoro settimanali.
Secondo Kyriakos Mitsotakis, Primo Ministro del Governo pro business, rendere obbligatoria in Grecia la settimana lavorativa di sei giorni è stato necessario alla luce di due motivazioni e cioè il calo della popolazione e la carenza di lavoratori qualificati come peraltro riportato in un dettagliato articolo di The Guardian (vedi link: La Grecia introduce la settimana lavorativa di sei giorni).
Ma non solo, poiché sempre secondo il Governo stabilire regole in merito alla settimana lavorativa di sei giorni in Grecia ridurrebbe il fenomeno del lavoro nero oltre ad elevare [addirittura] il reddito dei dipendenti come peraltro dichiarato ufficialmente a fine Giugno dallo stesso Ministero del Lavoro (vedi link: Ulteriori benefici per i dipendenti).
Per entrare nel dettaglio, il nuovo sistema introdotto dal Governo pro business alla guida della Grecia da cinque anni consente ai datori di lavoro di decidere unilateralmente se un lavoratore debba presentarsi per il sesto giorno.
La nuova legge varata in Grecia sulla settimana lavorativa di sei giorni viene applicata al momento alle aziende che operano ininterrottamente 24 ore su 24 e sette giorni su sette oltre a quelle che adottano turni di lavoro pesanti per far fronte a volumi e commesse non preventivati.
I datori di lavoro che intendano adottare la settimana lavorativa di sei giorni sono però tenuti ad informare un ispettore del lavoro prima dell’introduzione del turno aggiuntivo.
In merito al sesto giorno vi è poi un limite di otto ore, gli straordinari non sono consentiti e per quella specifica giornata la retribuzione determina un aumento del 40% dello stipendio.
Se il sesto giorno fosse di domenica, l’aumento arriverebbe al 115%.
A proposito di condizioni lavorative, in Grecia il salario minimo mensile è stato elevato la scorsa primavera ad €830, il quarto aumento in cinque anni.
Il precedente Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, sostituito nel mese di Giugno, aveva in programma nei prossimi anni di continuare con gli incrementi del salario minimo sino ad €950.
Il gruppo parlamentare del partito di sinistra Syriza ha presentato in Parlamento numerose proposte contro la settimana lavorativa di sei giorni ed ha stigmatizzato quanto ideato dal Governo di centrodestra.
Sempre secondo Syriza negli ultimi cinque anni di Governo con Nuova Democrazia il lavoro in Grecia è stato degradato, lo standard di vita dei lavoratori è peggiorato, i controlli sulle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro si sono allentati mentre è stata abolita la maggior parte dei diritti che in varie maniere tutelavano il mondo del lavoro.
Ed ora, come se il resto non bastasse, anche la settimana lavorativa di sei giorni.
L’introduzione in Grecia della settimana lavorativa di sei giorni ha subito causato numerose manifestazioni contrarie di sindacati e lavoratori
La reazione dei sindacati dei lavoratori non si è però fatta attendere.
Infatti una mobilitazione è stata organizzata dalla federazione del lavoratori del comparto alimentare contro l’introduzione ed estensione della settimana lavorativa di sei giorni ed anche per evitarne l’implementazione nell’industria dell’alimentazione e delle bevande
Intanto altri sindacati dei lavoratori hanno organizzato numerose proteste ad Atene e Salonicco contro le nuove misure del Governo sostenendo che l’unico scopo della norma relativa alla settimana lavorativa di sei giorni è quello di aumentare i profitti dei grandi gruppi presenti in Grecia.