Non ha proprio pace il progetto per il nuovo aeroporto di Valona contro il quale si sono da tempo schierati non solo gli ambientalisti albanesi ma anche la Commissione UE, entrambi determinati a far fermare i lavori anche a causa della regione costiera ricca di biodiversità sulla quale verrebbe realizzato, in particolare l’area protetta della laguna di Vjosa Narta.
Lo scorso anno esperti delle aree protette dell’Albania hanno contato circa 6.000 fenicotteri, 34 differenti specie di uccelli acquatici e ben circa 1.700 volatili in generale presenti stabilmente, talvolta dopo decenni di assenza come nel caso dei fenicotteri, nell’area protetta della laguna di Vjosa Narta.
E’ di pochi giorni fa la notizia che uno dei partner del progetto del nuovo aeroporto di Valona, il gruppo turco YDA Construction Industry and Trade, si è ritirato sottraendo in tal modo la sua esperienza aeroportuale peraltro ampiamente dimostrata non solo nella costruzione ma anche nella gestione di aeroporti in Turchia, Kazakistan ed Ucraina.
Incaricato della realizzazione del nuovo aeroporto di Valona è il consorzio che comprendeva Mabetex Group di proprietà di uno degli amici del premier Rama, il ricco uomo d’affari kosovaro Behgjet Pacolli, 2A Group sh.pk di proprietà di Valon Adem, Console Onorario d’Albania in Kosovo fino al 2019 ed infine il gruppo turco ora dimissionario YDA Construction Industry and Trade.
Per concludere resta estremamente interessante, come evidenziato in un dettagliato articolo apparso circa un anno fa, il fatto che lo Stato albanese pagherà $135 milioni al consorzio incaricato della realizzazione del nuovo aeroporto di Valona, un abbondante 30% in più rispetto all’effettivo costo di costruzione.