Per i pensionati in Italia la ricerca della pensione a zero tasse è ormai una priorità.
E’ di pochi giorni fa un articolo dal titolo estremamente allarmante, “La povertà è la vera emergenza del Paese”, dove vengono riportati ed analizzati dati ufficiali peraltro forniti dall’Inps stesso.
I numeri che maggiormente atterriscono sono quelli relativi ai pensionati che percepiscono importi inferiori ad €750, ben 9.880.000 e cioè il 55% degli assegni pensionistici complessivamente erogati mentre coloro che beneficiano di una pensione inferiore ad €1.000 sono il 65%.
E’ evidente che con simili importi è ben difficile sopravvivere in un Paese come l’Italia il cui costo della vita è ormai in crescita costante esattamente come le spese relative a luce, gas, acqua, riscaldamento nonché condominiali.
I circa 16 milioni che caratterizzano la terza età e cioè i pensionati sono pertanto destinati ad affrontare un futuro prossimo, per molti già un drammatico presente, caratterizzato da privazioni, rinunce e sacrifici.
Un destino estremamente triste al termine di una esistenza già rivelatasi dura per molti.
Ma per fortuna esiste una soluzione a tutto, anche alle ristrettezze imposte dallo Stato italiano ai suoi cittadini che continuano a vedersi la pensione, già frutto di tasse specifiche, depauperata ulteriormente per almeno il 35%.
Per i pensionati l’unica soluzione è trasferirsi fiscalmente in un Paese che non tassi le pensioni, con un costo della vita ragionevole e con case senza costi manutentivi astronomici come in Italia, magari con un clima mediterraneo e numerose possibilità abitative su coste sabbiose e spesso ancora intatte.
Adesso che anche il Portogallo ha iniziato a tassare le pensioni, un Paese comunque caratterizzato da un oceano freddo ed un costo della vita tutt’altro che basso, nella zona europea – balcanica non rimane che l’Albania a permettere ai pensionati stranieri di condurre una vita decorosa.
In Albania la pensione zero tasse è una realtà ufficializzata da una legge varata il 23 Gennaio 2020 che consente a quanti vi risiedano fiscalmente di recuperare come minimo il 35% altrimenti depredato dal fisco italiano.
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