La scoperta a Singapore di 800 tonnellate di rifiuti industriali dall’Albania ha avviato un’indagine per probabile traffico.
I rifiuti industriali forse tossici scoperti a Singapore e provenienti dal porto di Durazzo hanno sollevato di conseguenza serie preoccupazioni sul possibile ruolo dell’Albania all’interno di un traffico di rifiuti industriali di livello internazionale.
La vicenda ha inizio nel mese di Agosto quando due spedizioni approdate sulle coste di Singapore e contenenti rifiuti industriali probabilmente tossici non dichiarati vengono rispedite dalle autorità al luogo di provenienza e cioè in Albania.
Il carico originario dell’Albania, che secondo Basel Action Network (vedi link: Basel Action Network) ong di controllo dei rifiuti tossici e pericolosi conteneva polvere tossica di fornace in acciaio, aveva lasciato il porto di Durazzo per l’Italia nel mese di Luglio.
Come dettagliato dalla stessa ong di Seattle (vedi link: Container ship carrying hundreds of tonnes of suspected hazardous waste disappears on its way from Albania to Thailand) ogni tre o quattro mesi dal porto di Durazzo veniva esportato un materiale ritenuto polvere tossica meglio nota come EAF, acronimo di electric arc furnace dust, emessa dal camino di una fabbrica metallurgica.
La polvere tossica EAF può contenere componenti cancerogeni quali nichel, cromo (esavalente), cobalto, piombo, cadmio, antimonio (triossido), arsenico e berillio.
La polvere tossica di fornace in acciaio contiene metalli pesanti come zinco e piombo che, qualora smaltiti sulla terraferma, possono fuoriuscire e contaminare le falde acquifere.
La EAF può poi causare gravi irritazioni agli occhi, alla pelle ed ai polmoni.
Per tornare all’intricato percorso delle 800 tonnellate di rifiuti industriali probabilmente tossici provenienti dall’Albania e poi scoperti a Singapore, una volta giunti in Italia i container erano stati caricati su due navi del gigante danese leader di spedizioni internazionali Maersk, rispettivamente la Condor che aveva caricato 61 container e la Campton 41.
Sempre secondo il gruppo Basel Action Network pare che le navi Maersk coinvolte nel traffico di rifiuti industriali forse tossici provenienti dall’Albania fossero dirette in Thailandia e che Singapore non fosse che una tappa di transito lungo il percorso.
In ogni caso, le autorità di Singapore hanno rispedito indietro le due navi al Paese di origine dopo essere state accusate di contenere rifiuti industriali pericolosi destinati alla Thailandia.
Ora si teme che la scoperta del traffico di 800 tonnellate di rifiuti industriali probabilmente tossici sia solo un episodio, parte di una rete di traffici molto più ampia in atto da anni.
La Procura di Durazzo in Albania e lo European Union’s Anti-Fraud Office a Bruxelles stanno entrambi indagando sui 100 container e sul probabile traffico di rifiuti industriali sequestrati a Singapore.
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