L’impegno di Michele Cariola nei Balcani occidentali per sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy.
In questo articolo ItalBalkanika presenta Michele Cariola, un professionista attivo da anni nel settore finanziario, inizialmente come assistente di agente di Cambio alla Borsa Valori di Milano, poi come promotore ed infine in quello imprenditoriale in Albania e nei Balcani occidentali.
In quest’ultima veste Michele Cariola è presente in Albania non solo come titolare di F5 Finance (vedi link: f5finance) ma anche come delegato di FederItaly per tutta la regione dove appunto sostiene l’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy nei Balcani occidentali.
Una scelta importante, per molti versi assolutamente inevitabile dato il ruolo chiave rivestito dall’intera area per quanto concerne lo sviluppo economico europeo, che talvolta si accompagna ad operazioni più articolate di matching di imprese.
Infatti il ruolo professionale di Michele Cariola va ben oltre al fornire supporto a favore dell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy nei Balcani occidentali ed in Albania ed è decisamente molteplice in quanto abile creatore di matching veri, joint ventures basate su sinergie tra imprenditori italiani e tessuto economico della regione.
Per quanto riguarda l’internazionalizzazione del Made in Italy in Albania e nel resto dei Balcani occidentali, Michele Cariola delegato di FederItaly a Tirana è sicuramente un punto di riferimento per tutti quegli imprenditori consapevoli della consolidata interconnessione dei Balcani occidentali con l’economia italiana.
Un’integrazione oggettiva confermata non solo dalla vicinanza ma specialmente dai sistemi produttivi di entrambe le realtà che risultano profondamente caratterizzate dalla presenza e dal numero di Pmi.
A conferma della stretta relazione fra i due sistemi produttivi il commercio bilaterale Italia-Balcani ha registrato una crescita del 30% nel periodo 2018-2022 realizzando complessivamente una cifra superiore ad €11 miliardi.
ItalBalkanika: Lei che ha maturato una competenza significativa anche nell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy nei Balcani occidentali come giudica il livello di appetibilità della regione e dell’Albania in particolare per gli imprenditori internazionali?
Michele Cariola: La regione dei Balcani specie occidentali è senza dubbio di estremo interesse per gli imprenditori internazionali e per quanto concerne quelli italiani i motivi dell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy nell’area dei Balcani occidentali ed in particolare dell’Albania, vera porta di accesso, dovrebbero essere ormai estremamente chiari e conosciuti.
ItalBalkanika: Ad esempio?
Michele Cariola: La stabilità economica raggiunta ormai dall’Albania è indiscutibilmente un’ottima motivazione per continuare sulla strada dell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy in questo Paese.
L’ultima conferma risale a poche settimane fa in occasione dell’emissione di Eurobond a 10 anni dell’Albania (vedi link: Dal Governo dell’Albania nuova emissione di Eurobond) andata letteralmente a ruba sul London Stock Exchange.
Infatti la richiesta da parte degli investitori internazionali è stata tale da determinare un rendimento inferiore a quanto precedentemente stabilito da Tirana.
Un altro fattore molto recente da considerare con la massima attenzione è poi la valutazione dei titoli di debito dell’Albania da parte delle agenzie di rating.
A proposito del debito sovrano dell’Albania il rating a lungo termine di Moody’s (vedi link:
Moody’s conferma, buone prospettive per investire in Albania) è infatti passato da Ba1 a Ba3 mentre da B+ a BB- per S&P.
Questa stabilità ormai certificata dovrebbe rassicurare gli imprenditori italiani circa la validità della scelta dell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy in Albania, porta di accesso ai Balcani occidentali.
I dati delle esportazioni italiane nei Balcani occidentali, un merito dell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy
ItalBalkanika: A proposito di Albania vero gate di accesso ai Balcani occidentali, quali sono i dati relativi all’export del Made in Italy in questa regione?
Michele Cariola: Questa domanda è estremamente pertinente a quanto io sostengo e pratico da anni cioè l’esigenza di maggiore internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy in Albania e nei Balcani occidentali.
Per comprendere questa esigenza è però necessario sapere che la Serbia assorbe circa il 40% delle esportazioni italiane nella regione, l’Albania il 31%, la Bosnia Erzegovina il 15%, la Macedonia del Nord il 6%, il Montenegro il 4,7% ed il Kosovo il 3%.
Per entrare nello specifico dei principali prodotti del Made in Italy esportati verso l’area dei Balcani occidentali vi sono quelli del settore tessile ed abbigliamento che nel 2023, con il 20% circa del valore complessivo dell’export, hanno generato un volume di affari di poco superiore ad €1,10 miliardi.
Molto importanti poi i segmenti di mercato che includono macchinari industriali, prodotti in metallo e metalli con un fatturato di circa €1,55 miliardi ed il 27% circa delle esportazioni del Made in Italy verso i Balcani occidentali.
Da sottolineare poi il settore alimentare con circa €590 milioni pari al 10,3% complessivo.
I riconoscimenti di FederItaly, un ulteriore sostegno all’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy

ItalBalkanika: Qual’è il ruolo di FederItaly nella regione dei Balcani occidentali?
Michele Cariola: FederItaly è un’organizzazione indipendente riconosciuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy presente in 24 Paesi del mondo ed impegnata in progetti di certificazione, internazionalizzazione e supporto concreto alle Pmi italiane.
Tra le sue iniziative più apprezzate vi sono ben due riconoscimenti, il “100% Made in Italy” (legge 166/2009) ed il marchio di eccellenza “100% Italian Taste Excellence” dedicato ai ristoranti italiani nel mondo, completamente gratuito e finalizzato a promuovere il Made in Italy vero, autentico, quello buono da mangiare e da esportare.
Approfitto dell’occasione per rivolgermi ai gestori di veri ristoranti italiani in Albania, Kosovo e Macedonia del Nord confermando la mia piena disponibilità a farli entrare nel network esclusivo di FederItaly il cui scopo è valorizzare ulteriormente la loro cucina, dare una visibilità internazionale e consentire di distinguersi dai tanti “fake italian”.
Questo poiché il Made in Italy anche in Albania e nei Balcani occidentali è desiderato, imitato e spesso anche contraffatto.
ItalBalkanika: In definitiva lei dimostra una grande convinzione per quanto concerne la necessità di proseguire sulla strada dell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy in Albania e nel resto dei Balcani occidentali.
Michele Cariola: Non potrebbe essere diversamente specie dopo il lancio del programma Go Digital da parte della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers).
Con questo programma (vedi link: Il programma Bers Go Digital dedicato ai Balcani occidentali) infatti le Pmi dei Balcani occidentali ed ovviamente anche dell’Albania potranno beneficiare di finanziamenti complessivi pari ad €377 milioni.
Non si tratta quindi di opinioni ma bensì di dati di fatto incontrovertibili che confermano la mia corretta e datata presa di posizione a favore dell’internazionalizzazione delle Pmi del Made in Italy nei Balcani occidentali ed in Albania.
Un ringraziamento particolare a Michele Cariola e FederItaly che hanno consentito l’utilizzo gratuito di immagini belle ed attinenti al contenuto.