Nel mese di Ottobre scorso si è tenuto in Montenegro, a Podgorica, l’annuale marcia del gay pride malgrado una forte ed estesa opposizione a cominciare dalla Chiesa ortodossa serba.
Il giorno precedente alla sfilata Joanikije II, metropolita della Chiesa ortodossa serba in Montenegro, aveva invitato la popolazione a riunirsi per la “preghiera per la salvezza della famiglia e la santità del matrimonio cristiano” dopo aver definito la marcia come “dissoluta ed immorale”.
Malgrado critiche ed opposizioni il gay pride si è tenuto ugualmente, non a caso sostenuto dalle autorità del Montenegro e sicuramente in relazione ai colloqui di adesione alla UE.
Evidentemente in quest’ottica, il parlamento del Montenegro ha legalizzato nel 2020 le unioni civili tra persone dello stesso sesso, primo Paese dei Balcani a compiere questo passo di ossequio alle ingerenze di Bruxelles.
Le ambasciate di Gran Bretagna ed USA, presenti a Podgorica, hanno sostenuto l’evento.