I primi vini naturali in Albania sono quelli prodotti da Seb Balaj Winery, azienda vitivinicola di Valona.
Seb Balaj Winery, fondata da un vigneron di Valona e due sommelier italiani, è infatti la prima azienda vitivinicola in Albania ad aver fatto una scelta ben precisa sin dal 2018, anno della sua creazione, quella cioè di puntare esclusivamente sulla produzione di vini naturali e di qualità valorizzando i vitigni autoctoni.
La decisione da parte di Seb Balaj Winery di impegnarsi professionalmente nell’esclusiva produzione di vini naturali in Albania non è stata solo una scelta ma piuttosto una sfida viste le difficoltà sia nel reperire manodopera qualificata che per quanto concerne l’approccio culturale a questa bevanda.
La viticoltura sostenibile è alla base della scelta di Seb Balaj Winery di produrre i primi vini naturali d’Albania
I vini naturali o vini artigianali sono ottenuti secondo regole ben precise a partire dalla fermentazione spontanea del mosto al quale non deve essere aggiunta alcuna sostanza.
Per i vini naturali non sono consentiti i procedimenti accettati invece nella produzione di vini biologici e convenzionali e l’unica tolleranza è nei confronti dell’eventuale aggiunta di quantità minime di anidride solforosa.
La viticoltura sostenibile in Albania, una scelta coraggiosa non con le parole ma con i fatti a tutela delle generazioni future
Queste specificazioni, superflue per alcuni, sono invece indispensabili per evidenziare gli sforzi di quegli operatori del settore che, come Seb Balaj Winery, hanno voluto negli ultimi anni distanziarsi proprio con la viticoltura sostenibile da coloro che, in maniera peraltro pienamente consapevole, hanno anche se solo marginalmente contribuito all’inquinamento globale.
Infatti il comparto vitivinicolo europeo sino a pochi anni fa utilizzava oltre il 60% di tutti i funghicidi impiegati in agricoltura nonostante rappresentasse solo il 3% dell’intera superficie agricola del continente.
La viticoltura sostenibile è pertanto una scelta coraggiosa specie in Albania in quanto evidenzia la determinazione a preservare le risorse naturali ed ottenere, a tutela delle generazioni future anche in questo comparto agricolo, vini naturali attraverso metodi efficaci finalizzati a causare il minor impatto ambientale possibile.
La diffusione globale della viticoltura sostenibile attraverso i programmi internazionali dagli Usa all’Australia
Il concetto e la pratica di viticoltura sostenibile sono tutt’altro che recenti come dimostra il primo programma implementato in California nel 1992 ed intitolato “Pest Management Programme” a cui ha fatto seguito nel 2010 il “ California Sustainable Winegrowing”.
Quest’ultimo programma è riuscito nel tempo ad aggregare oltre 170 aziende vitivinicole degli Usa, uno dei primi Paesi ad aderire ad iniziative tese allo sviluppo della viticoltura sostenibile, che con circa 2mila vigneti nel solo Stato della California hanno ottenuto il titolo di “Certified California Sustainable Winegrowing (Ccsw)”.
Il programma “Sustenavid”, avviato in Cile nel 2011, ha consentito al Paese sudamericano di diventare in circa un decennio uno dei migliori esempi per quanto riguarda la viticoltura sostenibile.
Infatti oltre l’80% della sua esportazione di vini è ufficialmente certificata secondo il Codice di Sostenibilità nazionale (vedi link: Codigo de Sustenabilitad del Sector Vitivinicola Chileno).
Anche Nuova Zelanda ed Australia si sono da tempo orientate a favore di una viticoltura sostenibile rispettivamente con i programmi “Sustainable Winegrowing” ed “EntWine”.
Il programma Swnz (vedi link: Sustainable Winegrowing New Zealand) risale al 1995 quando era stato lanciato per stabilire standard e linee guida che i membri dovevano rispettare per realizzare una viticoltura veramente sostenibile e di conseguenza ottenere vini assolutamente naturali.
A distanza di 40 anni il 96% dei terreni vitivinicoli della Nuova Zelanda detiene la certificazione rilasciata dal programma Swnz circa viticoltura sostenibile e vini naturali.
Per quanto riguarda l’Australia, “EntWine” è il programma nazionale inerente il settore vitivinicolo per una viticoltura sostenibile.
“EntWine”, gestito dall’Astralian Wine Research Institute, rilascia successivamente ai membri una certificazione formale di pratiche di viticoltura sostenibile sulla base degli standard riconosciuti.
I vini naturali sono la conseguenza della viticoltura sostenibile a partire da concimazioni organiche con tecnica agronomica del sovescio a filari alternati ad inerbimento tradizionale
La filosofia alla base della produzione di vini naturali o vini artigianali è conseguenza diretta dei principi che caratterizzano la viticoltura sostenibile e cioè la produzione di vini attraverso il minore impatto possibile sull’ambiente al fine di tutelare nel futuro le risorse naturali in senso lato.
Il minore impatto possibile, principio base della viticoltura sostenibile e conseguentemente dei vini naturali o vini artigianali, ha riscoperto pratiche estremamente datate quali il sovescio che, diffuso già nell’Antica Roma, ha lo scopo di migliorare la struttura del terreno restituendogli nutrimento attraverso la semina di specifiche colture.
Naturalmente la tecnica del sovescio offre altri vantaggi in linea con i principi della viticoltura sostenibile, vantaggi quali il rendere più lavorabile un terreno sassoso consentendogli al contempo il mantenimento di nutrienti e riserve di acqua.
In ogni caso la massima riduzione dell’impatto sull’ambiente è solo uno dei principi fondanti della viticoltura sostenibile insieme ad altri quali la garanzia della biodiversità, la massima attenzione per la salute, la volontà nel calmierare i prezzi finali ed equilibrare la produzione.
Per definire in poche parole in cosa consista la viticoltura sostenibile è sufficiente dire che si pone agli antipodi rispetto alla viticoltura intensiva.
La viticoltura sostenibile di Seb Balaj Winery è coltivare nel rispetto della natura
Sostenitrice della viticoltura sostenibile, Seb Balaj Winery ha deciso sin dall’inizio della sua attività nel sud dell’Albania di ottenere vini naturali evitando l’irrigazione ed attenendosi strettamente ai naturali cicli delle viti.
La quasi totale assenza di trattamenti è un altro elemento importante che si affianca a fasi altrettanto rilevanti nella produzione dei vini naturali d’Albania della Seb Balaj Winery, dalla vendemmia manuale alla fermentazione con lieviti del vigneto sino all’affinamento.
Per quest’ultima fase Seb Balaj Winery si affida per ottenere i suoi vini naturali a botti di castagno od anfore di cocciopesto.
Viticoltura sostenibile, la strada maestra che Seb Balaj Winery segue per ottenere i suoi vini naturali in Albania
La forma di allevamento che contraddistingue i vigneti di Seb Balaj Winery è quella definita a spalliera, la cui struttura di sostegno segue cioè l’asse del filare, sicuramente la più diffusa anche in Italia e caratterizzata da numerose varianti.
Queste ultime possono mutare in base al sistema di potatura prescelto e per l’altezza bassa o media della vegetazione.
In definitiva è più che mai corretto affermare che la viticoltura sostenibile sia la conditio sine qua non per ottenere vini naturali o vini artigianali.
Contrariamente a quanto molti pensano ridurre il più possibile le quantità di prodotti chimici non basta per poter definire come vini naturali i prodotti finali.
Talvolta questo può accadere per i vini biologici mentre per i vini naturali è indispensabile da parte del coltivatore avere una mentalità assolutamente orientata alla sostenibilità del territorio che deve essere “trattato” nella maniera meno invasiva possibile al fine di continuare ad avere nel tempo prodotti veramente sani.
In altre parole, come Seb Balaj Winery dimostra con i suoi quotidiani sforzi, solo una viticoltura sostenibile e cioè estremamente attenta alla sostenibilità del territorio può generare vini naturali.
Le varietà autoctone scelte da Seb Balaj Winery per i suoi vini naturali d’Albania
Tra le varietà autoctone più diffuse vi è lo Shesh, che può essere bianco o nero, a caratterizzare circa il 40% dei vigneti dell’Albania.
Il bianco Shesh i Bardhë colpisce per i suoi delicati aromi di agrumi, la sua fresca acidità gli consente di abbinarsi felicemente a piatti a base di formaggi e pesce mentre la temperatura di 10′ è quella più indicata per apprezzarne caratteristiche e qualità.
Le caratteristiche del Shesh i Bardhë rendono questo vino la scelta migliore nel caso di piatti leggeri o di stagione con temperature elevate.
Il Vlosh, vitigno a bacca rossa, è un altro autoctono originario del sud dell’Albania, probabilmente del villaggio di Narta benchè svariati documenti ne sostengano la provenienza dall’area di Fier e per una corretta crescita necessita di temperature molto elevate.
L’incremento naturale degli zuccheri negli acini e pertanto della gradazione alcolica del Vlosh può essere ottenuto con l’allevamento ad alberello di questo vitigno che in passato è stato particolarmente ricercato per produrre ottimi distilati di uve.
La tendenza al rosato dei suoi acini può indurre a pensare che il Vlosh sia nato da un incrocio con un vitigno a bacca bianca ma in ogni caso i vini che genera sono caratterizzati da acidità elevata e colore tenue.
Il Kallmet viene prodotto esclusivamente con uve autoctone delle zone nel nord dell’Albania di Lezha e Scutari e la bassa resa di quintali per ettaro garantisce attenta selezione e pertanto elevata qualità.
Il Pules è un raro vino bianco caratterizzato da intense sfumature dorate prodotto nel villaggio di Roshnik, nel sud dell’Albania.
Per via dei suoi sapori delicati il Pules si accompagna felicemente con piatti leggeri pur confermandosi un’ottima scelta ache con pasta, frutti di mare e pesce.
Il Debinë i Bardhe, decisamente raro, colpisce il palato per un retrogusto agrodolce leggermente ammandorlato.
Da queste varietà assolutamente autoctone Seb Balaj Winery ricava i suoi pregiati vini naturali d’Albania che vengono presentati in quattro differenti proposte ognuna con un nome che la contraddistingue e cioè l’Orange, il Plaku, il Sason ed il Lagune.
Per comprendere la passione per la viticoltura sostenibile che anima Seb Balaj Winery (vedi link: Seb Winery), vedere la galleria costruita negli anni ’20 dove si producono gli unici esemplari di vini naturali presenti in Albania ed apprezzarne aromi e profumi è però indispensabile far visita a questa azienda comunque facilmente raggiungibile nei pressi di Valona.
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