L’annosa disputa sul nome e sull’utilizzo sporadico di quello precedente continua ad infiammare gli animi tra Grecia e Macedonia del Nord.
Il contenzioso internazionale, risalente al 1991 con l’indipendenza della Macedonia dalla Jugoslavia fondata da Tito nel 1945, aveva ben presto determinato una aspra disputa sul nome tra Grecia ed appunto la Repubblica di Macedonia con entrambi i popoli determinati a rivendicare il nome di questa storica regione.
La Grecia si era infatti immediatamente opposta alla richiesta da parte della piccola Repubblica ex jugoslava di utilizzo del termine Macedonia in quanto tale nome non solo indica una regione della Grecia settentrionale ma richiama altresì il mito di Alessandro Magno.
In altre parole, Atene temeva da parte della nascente Repubblica di Macedonia un’operazione finalizzata all’appropriazione di una parte della loro specifica identità culturale.
Per quanti non lo sapessero, Alessandro Magno era deceduto a soli 33 anni il 13 Giugno del 323 a.C. per cui stiamo parlando di una annosa e devastante disputa sul nome del territorio di nascita di un grande re ed imperatore ma comunque risalente a ben 2347 anni or sono…
La disputa sul nome fra Grecia e Macedonia del Nord è dovuta al timore di Atene di una appropriazione culturale da parte della Repubblica ex jugoslava
In ogni caso il contenzioso sembrava apparentemente concluso nel periodo 2018 – 2019 con l’accordo di Prespa in base al quale il nome di Repubblica di Macedonia sarebbe cambiato in Repubblica di Macedonia del Nord.
La nuova dicitura Macedonia del Nord avrebbe quindi evitato l’omonimia con la regione della Grecia chiamata appunto Macedonia.
Questa volta invece è stata l’occasione della nomina del Primo Ministro della Macedonia del Nord Hristijan Mickoski a creare una nuova diatriba.
L’esponente politico ha infatti dichiarato che, a livello interno, avrebbe utilizzato il vecchio nome Macedonia definendo come “vergognoso” quello nuovo, affermazione che ha immediatamente riaperto la vecchia disputa sul nome del Paese balcanico.
In osservanza della Costituzione, il Primo Ministro della Macedonia del Nord Hristijan Mickoski ha comunque ribadito che avrebbe utilizzato quello nuovo ma solo a livello internazionale.
Anche il Presidente della Macedonia del Nord, Gordana Siljanovska Davkova, nel corso del giuramento ufficiale ad inizio anno al suo insediamento aveva omesso la parola “Nord” destando immediate reazioni da parte di Atene.
La disputa sul nome della Macedonia del Nord e sull’utilizzo sporadico di quello precedente ha recentemente spinto il Ministro degli Esteri della Grecia a minacciare di sollevare la questione addirittura al prossimo vertice NATO a New York
Pronta la reazione della Grecia in merito a questa infinita disputa sul nome della Macedonia del Nord con il Ministro degli Esteri George Gerapetritis che ha preteso il rispetto pieno ed incondizionato dell’accordo sottoscritto in passato.
Il Ministro degli Esteri ha poi aggiunto (vedi link: yahoo!news) sempre circa la disputa sul nome precedente della Macedonia del Nord che il nuovo Governo del Paese balcanico “ha deciso, sistematicamente e con insistenza, di non utilizzare [il nome Macedonia del Nord] a livello nazionale nel discorso pubblico”.
Sempre secondo il Ministro degli Esteri della Grecia si tratta ancora una volta di una chiara violazione dell’accordo precedentemente accettato per risolvere definitivamente la disputa sul nome, accordo che prevede appunto l’uso della nuova dicitura Macedonia del Nord sia a livello nazionale che internazionale.
Ribadendo che l’annosa disputa sul nome della Macedonia del Nord non può continuare in una tale maniera, qualora non si rispetti l’accordo [di Prespa] ha avvertito che si sarebbe riservato di sollevare la questione nientemeno che al prossimo vertice NATO a New York ostacolando in tal modo l’ammissione della Macedonia del Nord, Paese appartenente alla coalizione atlantica, nella Ue.
Il ricorso alla dicitura Macedonia del Nord per risolvere la disputa sul nome risale all’accordo di Prespa nel 2018 (vedi link: agreement).