I cittadini dei Paesi balcanici rimasti intrappolati nella striscia di Gaza ed in attesa di una via d’uscita dalla zona di guerra sono svariate centinaia mentre l’unica via attualmente praticabile resta il valico di frontiera di Rafah con l’Egitto.
Purtroppo questo valico, l’unico passaggio terrestre non controllato da Israele, rimane però chiuso poiché il Cairo teme che ingestibili masse di rifugiati si riversino sul suo territorio.
Un cessate il fuoco è la richiesta dell’Egitto prima di consentire l’apertura di questo valico al fine di permettere l’evacuazione dei cittadini stranieri e contemporaneamente far giungere gli indispensabili aiuti umanitari.
La situazione, sino ad alcuni giorni fa, rimaneva questa mentre i Paesi balcanici i cui cittadini restano intrappolati nella striscia di Gaza sono i seguenti:
Bulgaria: secondo il vice premier Maria Gabriel sono 37 i cittadini bulgari determinati a rientrare nel loro Paese mentre le famiglie miste bulgaro-palestinesi risultano essere una ventina;
Bosnia: l’ambasciata al Cairo ha ricevuto richiesta di evacuazione da parte di 23 cittadini bosniaci e delle rispettive famiglie;
Romania: sono circa 350 i cittadini romeni bloccati nell’area in questione e 240 hanno già chiesto aiuto per l’espatrio;
Moldavia: i cittadini moldavi registrati nella striscia di Gaza sono un centinaio e circa 50 hanno richiesto al proprio Ministero degli Esteri di assisterli nell’abbandonare l’area;
Macedonia del Nord: solo solo due i cittadini di questo Paese balcanico presenti nella striscia di Gaza e peraltro in contatto con la loro ambasciata;
Albania: al momento non vi sono numeri certi di cittadini albanesi coinvolti all’infuori di due membri della stessa famiglia;
Kosovo: due cittadini kosovari sono stati fatti evacuare mentre non si hanno notizie di altri connazionali presenti;
Montenegro: non risultano essere presenti cittadini montenegrini nella zona di guerra;
Croazia: in via ufficiosa pare che l’ambasciata croata a Tel Aviv abbia ricevuto 23 richieste di evacuazione da Gaza da parte di suoi cittadini;
Serbia: pare che un cittadino serbo sia stato preso in ostaggio mentre non si hanno notizie ufficiali sul numero di eventuali serbi nella striscia di Gaza;
Grecia: l’ambasciata greca è stata in assoluto la più rapida nel far partire da Israele oltre 160 cittadini sin dall’inizio dei combattimenti ed al momento non risultano greci presenti;
Turchia: secondo il Ministro degli Esteri Hakan Fidan i cittadini turchi attualmente rimpatriati sono stati alcune decine ma nella striscia di Gaza ne restano circa 300.