Nelle strategie di crescita economica della Macedonia del Nord, produzione vitivinicola ed export di vini sono determinanti.
Con questa scelta, peraltro ufficializzata dal Ministro Cvetan Tripunovski durante la fiera Wine Vision by Open Balkan a Belgrado, Skopje ha riconosciuto il ruolo determinante che la viticoltura può svolgere per lo sviluppo della Macedonia del Nord.
Wine Vision by Open Balkan, un vero e proprio hub internazionale dedicato a vini, alcolici e cibi
In effetti il Ministro dell’Agricoltura, delle Foreste e della Gestione delle Risorse Idriche ha sottolineato l’opinione del Governo in merito al settore dell’industria vitivinicola, considerata appunto il secondo pilastro economico del Paese.
Una valutazione corretta visto che i vini della Macedonia del Nord determinano circa il 20% del Pil nazionale e sono esportati nella misura dell’85%.
Questi risultati sono la diretta conseguenza delle dimensioni della produzione vitivinicola del Paese le cui fondamenta sono centinaia di ettari di vigneti, oltre una cinquantina di differenti vini e grappe ed un posto di lavoro su dieci determinato da questo comparto economico.
La fiera Wine Vision by Open Balkan tenutasi a Belgrado lo scorso mese di Novembre ha visto la partecipazione di circa 80 aziende della Macedonia del Nord, prevalentemente a conduzione familiare, attive nella produzione vitivinicola.
Già all’epoca della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia gli esperti professionisti in viticoltura di Skopje determinavano il 60% della produzione nazionale di vini e liquori
Non a caso, fra tutti i Paesi che componevano la Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, la Macedonia del Nord è quello cha fa maggior affidamento sui propri vini anche a fronte dell’estensione dei terreni dedicati alla viticoltura, nientemeno che il 10% della superficie agricola del Paese.
Durante il periodo in cui Skopje era parte integrante della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia la Macedonia del Nord, con circa il 60% dei vini nazionali provenienti dai suoi vigneti, era un affermato protagonista della produzione vitivinicola e della mastika, un liquore caratterizzato da resina di albero di lentisco che conferiva un leggero gusto di pino e cedro.
Al disfacimento della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia la produzione vitivinicola di Skopje era però crollata passando negli anni ’90 da 1,8 milioni di ettolitri a circa 450mila ettolitri ad inizio del nuovo millennio.
In Macedonia del Nord sono 16 i distretti dedicati alla viticoltura
In Macedonia del Nord i distretti caratterizzati dall’industria vitivinicola sono 16 ma le zone tradizionalmente votate ai vini sono Pcinja-Osogovo ad est verso la Bulgaria con il 6% dei vigneti, Pelagonija-Polog ad ovest intorno al lago Ohrid al confine con l’Albania con il 7% dei vigneti ed infine le zone di Povardarie e Negotino nella valle del fiume Vardar dove operano molte fra le maggiori aziende dell’industria vitivinicola della Macedonia del Nord con l’87% dei vigneti.
Nella valle del fiume Vardar si coltiva il 40% di tutte le viti da vini della Macedonia del Nord.
La cultura vitivinicola in Macedonia del Nord è una tradizione plurimillenaria
I vini appartengono alla tradizione della Macedonia del Nord, una terra che nell’arco dei millenni è stata plasmata da culture quale la romana, bizantina, slava ed infine turca.
Nel merito esistono prove archeologiche che dimostrano il consumo di vini in Macedonia del Nord già all’epoca del culto del dio Dioniso intorno al XIII’ secolo a.C. oltre alle raffigurazioni di viti nei mosaici del sito archeologico di Stobi, capitale dell’antica provincia romana Macedonia Salutaris, che sorge a soli 80 km da Skopje.
Condizioni climatiche molto particolari hanno da sempre favorito l’industria vitivinicola della Macedonia del Nord
In merito alla qualità e varietà dei vini della Macedonia del Nord è importante sottolineare le condizioni climatiche particolari di questa terra che, priva di sbocchi sul mare, è caratterizzata da catene montuose in grado di moderare sia le temperature estive talvolta molto elevate che quelle invernali.
A fronte di scarse precipitazioni atmosferiche, solitamente nel range di 400-600 mm, questi vasti terreni dedicati alla viticoltura e popolati di lucertole e svolazzanti farfalle multicolori devono essere metodicamente irrigati.
La qualità di uva più importante è il Vranec al quale l’industria vitivinicola della Macedonia del Nord ha interamente dedicato circa 10mila ettari, caratteristica che rende il Paese il maggiore coltivatore al mondo di tale qualità.
Il Vranec è una qualità di uva succosa con note fruttate di ciliegia, more e mirtillo, estremamente diffusa anche in Montenegro, Paese dal quale peraltro si ritiene possa provenire.
In Montenegro il Vranec è presente con circa il 90% dei vigneti ed è stato recentemente ritenuto “discendere” dai vitigni Duljenga e Kratošija.
Da sottolineare anche un vitigno a bacca rossa coltivato quasi esclusivamente nella regione di Tikveš, lo Stanušina Crna.
Scarsamente conosciuto all’estero ma estremamente apprezzato e popolare nella sua Patria, lo Stanušina Crna è in grado di determinare vini di qualità estremamente elevata ed è praticamente introvabile all’infuori della Macedonia del Nord.
Gli esperti professionisti dell’industria vitivinicola della Macedonia del Nord possono scegliere tra una raccolta tardiva delle uve Vranec con successivo invecchiamento in rovere francese ed una raccolta invece anticipata con vinificazione in acciaio qualora si voglia sottolineare la sua caratteristica succosa e fresca.
Subito dopo la prima coltura più importante, quella del tabacco, la produzione vitivinicola della Macedonia del Nord è caratterizzata da ben 28mila ettari di uve da vini sui complessivi 30mila ettari di vigneti.
Da tempo gli operatori attivi nel settore della viticoltura del Paese sono impegnati in una complessa operazione finalizzata a liberarsi definitivamente dalla dipendenza da esportazioni di vini sfusi a basso costo per concentrarsi invece su una produzione di vini in bottiglia di qualità superiore.
Per quanto riguarda l’industria vitivinicola Skopje ricopre da tempo un ruolo significativo che difatti le ha permesso di raggiungere il 22′ posto a livello mondiale.
L’export dei vini della Macedonia del Nord ha riguardato oltre 40 Paesi e nello scorso anno ha determinato un volume di affari superiore ad €57 milioni.
Un clima mite determinato anche da laghi di origine tettonica ha inciso profondamente sull’industria vitivinicola della Macedonia del Nord
L’industria vitivinicola della Macedonia del Nord è da sempre beneficiata da condizioni particolari anche a livello climatico, come la media di 270 giorni di sole, oltre che da altri fattori naturali legati alla morfologia del territorio, tutti elementi che hanno giocato a favore dell’elevata qualità dei suoi vini.
Alcuni grandi laghi di origine tettonica nel sud-ovest del Paese contribuiscono poi ad un clima mite ed unitamente a rilievi e svariati fattori geologici hanno determinato l’elevata produttività dei terreni agricoli specie nei dintorni delle città lacustri di Struga e Resen.
Il lago di Prespa, ad esempio, è il lago tettonico più alto d’europa, “sollevato” nell’arco di millenni da movimenti tettonici sino ad un’altitudine di circa 800 m da un’attività geologica complessa che ha riguardato l’intera regione.
Sorprendentemente tutti questi processi hanno avuto ricadute estremamente positive per l’industria vitivinicola.
In queste zone la viticoltura ricopre un ruolo di estremo rilievo sia per l’economia locale che per tutta la Macedonia del Nord.
In ogni caso, oltre ad una vasta gamme di uve destinate a vini fermi, la viticoltura del Paese balcanico si è affermata anche con svariati brandy e liquori.
Rossi, bianchi, rosè e grappe caratterizzano l’antica viticoltura della Macedonia del Nord
Tra i numerosi vini rossi che la hanno resa celebre, la Macedonia del Nord è particolarmente conosciuta per la varietà autoctona denominata Vranec che, caratterizzata da vini corposi con intensi sapori di frutti di bosco e spezie, viene vinificata in purezza o miscelata con le varietà internazionali per dar vita ad un cuvée.
Il Vranec è il vitigno più importante del Paese, un incrocio spontaneo presente principalmente nell’ampia zona destinata alla produzione vitivinicola che costeggia i 380 km del fiume Vardar.
Suggerito per accompagnare le pietanze della cucina della Macedonia del Nord, il Vranec è ideale con carni affumicate, alla griglia o cacciagione ma si coniuga perfettamente anche con insalata shopska od una fetta di torta di fichi verdi.
Sempre tra i locali vini rossi importanti vi è il Kratošija, peraltro molto conosciuto ed apprezzato in tutti i Balcani da molti secoli.
Benchè la produzione vitivinicola della Macedonia del Nord risulti assolutamente dominata dai vini rossi, gli amanti dei vini bianchi possono scegliere tra numerose ed ottime varietà di uva bianca quali la Smederevka della Serbia, la Temjanika per ottenere ottimi secchi e semi secchi, la Zilavka della Bosnia Erzegovina, il Welschriesling oltre a Sauvingon Blanc, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.
Questo poiché non tutti i vini prodotti in Macedonia del Nord sono derivati da uve locali tradizionali.
La Smederevka è la qualità più diffusa fra i bianchi e solitamente viene trasformata in distillati per rakia o vini base.
La locale industria vitivinicola offre anche vini rosè oltre naturalmente a secchi, semisecchi, dolci e semidolci.
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