Secondo la banca centrale greca quest’anno l’economia dovrebbe espandersi del 3,2%.
Una stima leggermente inferiore a quanto previsto da imputare peraltro alla maggiore incertezza dovuta all’inflazione in crescita ed alla guerra, mentre il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che il prossimo anno, per la prima volta in oltre un decennio, le pensioni di anzianità verranno aumentate.
Un fatto quest’ultimo che, malauguratamente, non avveniva da troppi anni e questo a causa delle condizioni capestro imposte dalle lobbies finanziarie internazionali e dai loro accoliti di Bruxelles sin dall’inizio della crisi finanziaria nel 2009.

Ossessionati da obiettivi fiscali artatamente di difficile realizzazione e da una spesa statale da ridurre in qualsiasi modo, le lobbies finanziarie internazionali ed i loro sodali in Europa avevano infatti obbligato negli anni il succubo Governo di Atene a tagliare addirittura più di 10 volte le pensioni di anzianità riducendo in tal modo i beneficiari alla miseria ed alla fame.

Condizioni capestro in cambio dei “salvataggi internazionali” che avevano avuto come conseguenze veri e propri sconvolgimenti economici, una devastante povertà, decine di migliaia di greci costretti ad emigrare ed addirittura fortissime limitazioni al prelievo di denaro dal proprio conto bancario.

Ora però Mitsotakis ha affermato che la Grecia ha voltato pagina con successo rispetto al caos finanziario di quegli anni, che tutto questo appartiene al passato e che oggi la Grecia è una Grecia diversa.
In un prossimo servizio vedremo quanto vi sia di vero e, se del caso, a quale prezzo.