Il Mep ha finanziato con €28 miliardi la corsa al riarmo dell’Albania, si diffonde la mentalità di guerra di Bruxelles.
Anche l’Albania è ormai purtroppo vittima di mentalità di guerra, spese militari e corsa al riarmo a tutti i costi che da troppi mesi imperversano in Europa ed in molti, ma per fortuna non tutti, i Paesi euroatlantisti come dimostrato dalla Spagna.
Mep, strumento non di pace ma esclusivamente per spese militari
Il Meccanismo europeo per la pace o European peace facility, creato nel Marzo 2021, è uno strumento fuori bilancio che con la pace ha proprio nulla a vedere preso atto che i suoi scopi sono contribuire ed aumentare le capacità militari dei partner ed addirittura sostenere “operazioni” in Paesi terzi come nel caso del conflitto di Kiev contro la Russia.
In questo specifico caso il Mep ha mostrato il suo vero volto deliberando spese militari in forniture di equipaggiamenti ad un Paese non partner e contribuendo in tal modo non alla realizzazione della pace alla quale si richiama nel nome ma bensì all’ulteriore inasprimento del conflitto di Kiev.
In ogni caso, grazie alla mentalità di guerra e non di pace che anima anche il Mep, l’Albania potrà effettuare spese militari finalizzate ad un progressivo riarmo e fornirsi gazie al sostegno economico dei guerrafondai di Bruxelles di una ventina di veicoli leggeri multifunzionali LMV2 prodotti da Iveco.
Questo modello, caratterizzato da migliorate protezioni sia a livello di balistica che di antimine, sistemi di ruote in grado di adattarsi a terreni difficili, cambio automatico ad otto velocità e motore da 220 CV, rappresenta l’ultima generazione dell’LMV peraltro già ampiamente utilizzato da varie forze Nato quali Norvegia, Gran Bretagna ed Italia.
I primi veicoli, un considerevole salto di qualità nella modernizzazione rispetto all’attuale flotta composta prevalentemente da High Mobility Multipurpose Wheeled Veichle (Hmmwv), comunemente conosciuti come Humvee o Hummer dell’americana AM General, dovrebbero essere consegnati all’Albania nel corso del 2026.
La Nato europea spende più di Pechino per spese militari e riarmo
Pare incredibile eppure la Nato europea, per un’area popolata da 450 milioni di abitanti, ha speso nel 2023 per la difesa ben $350 miliardi mentre la Cina, a fronte di un miliardo e 400 milioni di abitanti, circa 309 miliardi e la Russia “appena” $126 miliardi.
La mentalità di guerra alla base dell’accordo trilaterale di Albania, Croazia e Kosovo
Sempre in ambito di crescente diffusione di mentalità di guerra e pertanto di corsa al riarmo con conseguenti spese militari è necessario sottolineare che Kosovo, Croazia ed Albania hanno sottoscritto nel mese di Marzo 2025 una dichiarazione di cooperazione militare che impegna i tre Paesi a realizzare una maggiore integrazione in termini di interoperabilità regionale, sistemi e strategie di difesa.
Il riarmo di Albania, Croazia, Kosovo e gli attriti nella regione
Il nuovo accordo trilaterale non ha mancato di suscitare aspre critiche da parte della Serbia che, oltre ad aver mai riconosciuto il Kosovo, ricorda più che mai i 78 giorni di bombardamenti ad opera della Nato di cui fanno parte appunto Albania e Kosovo.
A proposito dell’accordo, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha affermato che Albania e Croazia stanno alimentando nella regione una “corsa al riarmo” proprio a causa di quanto sottoscritto con Pristina.
La mentalità di guerra ed il riarmo vengono propagandati e finanziati anche in Albania in nome della pace e la leva sulla quale viene esercitata la massima forza è sempre la stessa e cioè la presunta minaccia militare della Russia.
Motivazione priva di alcun fondamento grazie alla quale però i guerrafondai della Ue vogliono generare paura per giustificare appunto maggiori spese militari ed insensate politiche di corsa al riarmo.
Il tutto naturalmente a spese dei cittadini come sta drammaticamente accadendo in Francia dove il prossimo autunno potrebbero essere approvati tagli ad ogni voce di spesa ad eccezione naturalmente di quelle relative al riarmo (vedi link: Tagli a pensioni e sanità, il costo del riarmo in Francia).
La corsa al riarmo dell’Albania è iniziata da oltre un anno
I primi finanziamenti di €13 milioni per sicurezza e riarmo in Albania sono stati assegnati a Tirana nel mese di Luglio 2024 e sommati ad €15 milioni stanziati dal Meccanismo Europeo per la Pace portano a complessivi €28 milioni gli aiuti per le spese militari del Paese balcanico.
Anche a fronte della mentalità di guerra che imperversa nel Vecchio Continente, Tirana ha destinato per difesa e riarmo oltre il 2% del Pil dell’Albania e pare che per quanto concerne le spese militari il Paese sia percentualmente fra i maggiori contribuenti in linea con le richieste della Nato.
Spese militari e corsa al riarmo incideranno almeno per il 2% del Pil dell’Albania
La militarizzazione del Paese balcanico è cominciata nel Marzo 2024 con l’inaugurazione dell’aeroporto di Kuçova nell’Albania centrale, struttura peraltro già attiva negli anni ’50, destinato a base aerea della Nato con scopi di supporto logistico ma le spese militari di Tirana continueranno per il prossimo decennio e comunque mai in misura inferiore al 2% del Pil.
Alla fine, la corsa al riarmo dell’Albania toccherà complessivamente €1,8 miliardi, una cifra iperbolica per il Paese.
Riarmo e spese militari dell’Albania, il via con l’aeroporto di Kuçova
Per quanto riguarda l’adeguamento agli standard attuali delle piste e delle strutture di stoccaggio dell’aeroporto di Kuçova, costato circa €51 milioni, i lavori hanno causato strascichi con i circa 200 residenti del villaggio di Morava che, espropriati di terreni ed abitazioni, hanno lamentato compensazioni non conformi con i prezzi di mercato.
In linea con la crescente mentalità di guerra, Tirana convertirà l’ex stabilimento di Rubik
L’ex stabilimento di rame di Rubik sarà presto convertito in un moderno impianto destinato alla produzione di armi pesanti, munizioni e droni militari, questo in sintesi il programma del Governo sia in un’ottica internazionale di corsa al riarmo che finalizzata al rilancio dell’industria militare nazionale un tempo di estrema rilevanza per il Paese.
La corsa al riarmo dell’Albania porterà alla riapertura di tre impianti dell’industria militare
La decisione di Tirana in merito al rilancio dell’industria militare nazionale è da far risalire all’inizio del conflitto di Kiev contro la Russia e preso atto che in Albania vi sono tre ex impianti di grande rilevanza nella produzione di armi e munizioni, è stato avviato un progetto per riportare alla piena attività queste strutture obsolete soddisfacendo non solo le esigenze di riarmo del Paese ma anche eventuali richieste da Paesi terzi.
Mentalità di guerra e forsennata corsa al riarmo che ultimamente imperversano nel Vecchio Continente grazie ai guerrafondai di Nato e Bruxelles in questo caso potrebbero giocare un ruolo importante per l’Albania che, cavalcando spese militari dissennate, sarebbe pertanto in grado di tornare player importante sulla scena internazionale del settore.