Turkish Enterprise and Business Confederation Turkonfed, la confederazione che raggruppa oltre 55.000 imprese, ha stimato il bilancio dei terremoti in Turchia a $ 84 miliardi ed oltre 72.000 vittime anche se la Turkey’s Disaster and Emergency Management Presidency riteneva inizialmente che fossero 31.643.
Nella vicina Siria il bilancio è stato di almeno 3.576 vittime, perlomeno nei giorni immediatamente successivi.
Il conto finale per i devastanti terremoti in Turchia potrebbe quindi aggirarsi intorno al 10% del PIL nazionale che nel 2021 era di circa $800 miliardi.
L’ultimo sisma, avvenuto nel mese di Agosto 1999, aveva determinato circa 20.000 vittime e $17 miliardi di danni economici.
Il presidente Erdogan, in base ai decreti sullo stato di emergenza introdotti fin dai giorni successivi ai terremoti in Turchia, ha inasprito le sanzioni per furto con scasso ed altre attività criminali anche con periodi detentivi più lunghi in aggiunta a misure sanitarie volte a prevenire eventuali epidemie come il colera visto che gli esperti avevano avvertito circa una possibile crisi sanitaria.
Secondo un rapporto della Turkish Enterprise and Business Confederation Turkonfed i terremoti in Turchia di magnitudo 7,9 e 7,7 della scala Richter che hanno devastato il Paese nel mese di Febbraio potrebbero costare all’economia oltre $80 miliardi e cioè circa il 10% del PIL della Turchia.
Sempre sulla base della relazione finanziaria inerente alla conseguenze dei recenti terremoti in Turchia, la conseguente perdita di immobili potrebbe quantificarsi in un danno economico di almeno $70/75 miliardi, la perdita di giornate lavorative in circa $3 miliardi mentre la perdita di reddito nazionale in circa $10 miliardi.
Nel frattempo sono state arrestate oltre 130 persone sospettate di essere coinvolte nella costruzione di edifici scadenti, se non addirittura illegali, distrutti dai recenti terremoti in Turchia.