Riduzione della spesa pubblica ed aumento delle importazioni sono le principali cause della contrazione dell’economia della Grecia nel terzo trimestre dell’anno.
Secondo i dati statistici ufficiali di ELSTAT il calo in termini di spesa pubblica ed esportazioni nette ha ampiamente compensato in senso negativo il forte afflusso turistico dei mesi estivi determinando in tal modo una sensibile riduzione dell’economia della Grecia.
In effetti il prodotto interno lordo è calato dello 0,5% nel terzo trimestre confermando la perdita di slancio dell’economia della Grecia da attribuire appunto alla riduzione della spesa pubblica ed al calo delle esportazioni nette, queste ultime calate del 3,3%.
Se fino a pochi mesi fa l’economia della Grecia era valutata in crescita del 7,1% su base annua, ora invece è stata prontamente rivista alla luce di un rallentamento stimato al 2,8% circa.
Alla luce degli ultimi dati statistici l’economia della Grecia, che il Governo prevedeva quest’anno in crescita del 5,6%, ben difficilmente potrà superare il 5%.
Risultati sempre inevitabilmente difficili, se non addirittura drammatici in termini di conseguenze e dissesti sociali, che dimostrano quanto siano serviti oltre un decennio di austerity europea e di tirannia finanziaria internazionale.