Negli ultimi due anni sono state costituite in Serbia da parte di cittadini della Federazione circa 7mila società russe, numero destinato ad aumentare nell’anno in corso.
La notizia è stata confermata dalla Serbian Business Register Agency (APR) ed il fenomeno del forte incremento di società russe in Serbia riguarda svariati settori dalla consulenza legale e societaria a quello tecnologico.
Un ulteriore dato di grande rilevanza è stato fornito dalla Serbia National Bank secondo la quale il livello di investimenti diretti esteri nel Paese nel 2022 ha addirittura oltrepassato le proiezioni dei banchieri centrali totalizzando complessivamente non meno di US$4,3 miliardi.
Secondo la Serbia National Bank la stabilità macroeconomica, gli accordi di libero scambio della Serbia con altri Paesi ed il clima economico favorevole sono alla base di un tale record di investimenti.

In merito alle società russe, sempre sulla base dei dati forniti dalla Serbian Business Register Agency (APR) risulta che le società russe controllate interamente o parzialmente da cittadini russi residenti in Serbia sono 876.
Resta invece incerto il numero di cittadini russi entrati in Serbia da Febbraio 2022 a Giugno 2023, circa 219mila secondo la Commissione Europea ma decisamente superiori per il Ministero degli Interni della Serbia.
Fra le società russe attive in Serbia il caso sicuramente più famoso è quello della compagnia petrolifera Nafta Industrija Srbije (NIS), il cui 51% è stato acquistato nel 2008 dal gigante russo del gas Gazprom.
Il conflitto in Ucraina pare aver determinato un afflusso in Serbia di circa 370mila cittadini russi attivi inizialmente nel comparto della ristorazione.
A fine 2023 le società russe in Serbia risultavano attive prevalentemente in infrastrutture, consulenza informatica, ristorazione, vendita al dettaglio non specificata, commercio online, settore immobiliare, consulenza aziendale e gestionale.
Come ben specificato da Serbia Business (vedi link: Rafforzando i legami), motivazioni politiche, culturali ed economiche sono alla base delle relazioni pluridecennali tra Russia e Serbia.
Le società russe operano da anni in Serbia nelle infrastrutture
Nel tempo, le società russe hanno contribuito in maniera significativa alla crescita economica del Paese balcanico anche attraverso la realizzazione di importanti infrastrutture ed alla promozione di solide relazioni bilaterali.
Per quanto riguarda le infrastrutture, significativo il caso delle Ferrovie Russe (RZD) che hanno fornito un contributo determinante al rinnovamento del sistema ferroviario della Serbia anche per quanto concerne i collegamenti, indispensabili per i trasporti attraverso i Balcani (vedi link: Russian Railways in Serbia).
Anche per macchinari pesanti ed automotive l’impulso dato dalle società russe è estremamente rilevante, basti pensare ad Ural Trucks che ha realizzato in Serbia un impianto di produzione.

Le società russe in Serbia hanno avuto un considerevole impatto anche nei settori del turismo e dell’ospitalità a cominciare dalla ristrutturazione da parte di investitori russi di hotel emblematici quali il Metropol Palace di Belgrado con la conseguenza di attrarre il turismo di fascia alta.
Come sottolineato da Serbia Business, la forte presenza di società russe in Serbia ha non solo contribuito a rafforzare i legami fra i due Paesi ma ha anche incentivato lo sviluppo e l’integrazione regionale attraverso investimenti nei settori del turismo, commercio, infrastrutture ed energia.
In definitiva, è prevedibile che la colaborazione fra società russe e della Serbia si rinsaldi ulteriormente alla luce della capacità del Paese balcanico di attrarre investimenti stranieri.
Una partnership, come conclude giustamente Serbia Business, di cui potranno beneficiare non soltanto le società direttamente coinvolte ma specialmente lo sviluppo economico e la stabilità di entrambi i Paesi.
La crescita dei rapporti economici e commerciali fra Mosca e Belgrado ha sicuramente influito in maniera positiva sull’aumento di società russe in Serbia, Paese balcanico che ha mai rotto i legami amichevoli con Mosca ed ha mai ceduto alle pressioni atlantiste di Bruxelles perchè aderisse alle sanzioni internazionali.