Evghenia Gutul, Governatrice filo russa della Gagauzia, è il primo esponente politico della Moldavia ad aver incontrato Vladimir Putin dall’inizio del conflitto in Ucraina.
L’incontro di Evghenia Gutul con Vladimir Putin è avvenuto nel mese di Marzo a Sochi in occasione del festival mondiale della gioventù ed al termine la Governatrice della Gagauzia ha dichiarato che il leader del Cremlino avrebbe sostenuto la sua battaglia contro il Governo filo occidentale della Moldavia.
Sui social media Evghenia Gutul ha accusato più volte le autorità della Moldavia di ridurre progressivamente l’autonomia della Gagauzia, di tagliarne il budget, di violare i diritti legali e di causare instabilità interna come riportato da Balkan Insight (vedi link: Pro Moscow Governor of Moldova’s Gagauzia Seeks Putin’s Help).
A proposito delle azioni destabilizzanti a cui fa riferimento la Governatrice della Gagauzia, il Ministro degli Esteri della Russia Sergey Lavrov si è espresso criticamente circa l’atteggiamento del Governo della Moldavia e nel corso di un forum diplomatico tenutosi ad Antalya sempre nel mese di Marzo ha dichiarato che “Il regime di Chisinau sta seguendo le orme del regime di Kiev”.

La popolazione della Gagauzia è una comunità cristiano ortodossa di circa 157mila persone, una delle poche etnie di origine turca a non professare l’Islam, la seconda minoranza più numerosa della Moldavia e la sua politica filo russa li mette in contrasto con il Governo del Paese che, più che mai allineato all’atlantismo dominante in Occidente, risulta pronto ad avviare negoziati per aderire alla Ue.
Da sottolineare comunque che sempre in Moldavia, nella parte orientale, vi è la Transnistria o Pridnestrovian Moldavian Republic, una Repubblica autoproclamatasi indipendente nel Settembre 1990 che recentemente ha rivolto a Mosca analoghe richieste di protezione nei confronti delle pressioni del Governo della Moldavia.
Gagauzia, garantiti dalla Costituzione della Moldavia ampia autonomia e diritto all’autodeterminazione
A questo punto è determinante comunque ricordare lo status giuridico speciale di estrema autonomia della Gagauzia che, a differenza della separatista Transnistria oggi sotto l’egida della Federazione Russa, ha ottenuto dalla Moldavia questo indiscutibile riconoscimento nel 1994 peraltro dopo quattro anni di sostanziale indipendenza.
A fronte di questa completa autonomia, la Gagauzia, area situata all’interno dei confini geografici della Repubblica di Moldavia, ha un proprio Governatore definito Başkan ed un parlamento locale, condizioni speciali che si aggiungono a materie quali gestione del budget per lo sviluppo ed educazione in cui la Gagauzia ha grandi margini di possibilità di legiferare.
L’ampia ed articolata autonomia della Gagauzia della Governatrice Evghenia Gutul e del Presidente dell’Assemblea Popolare della Gagauzia Dmitry Konstantinov risale al 1994, è garantita dalla Costituzione della Moldavia ed è regolata dal Gagauz Autonomy Act (vedi link: special legal status gagauzia) risalente allo stesso anno.
Previsti dalla Costituzione della Moldavia anche l’autodeterminazione della Gagauzia in caso di unificazione di Chisinau con la Romania
Viene altresì pienamente sancito il diritto all’autodeterminazione della Gagauzia qualora la Moldavia decidesse di unificarsi con la Romania (vedi link: Venice.coe.int B The Law on the Special Legal Status of Gagauzia 11).

Infatti ha un proprio Governatore ed un parlamento locale caratterizzato da ampie possibilità di legiferare (immagine cyndiwild.blogspot)
In questo scenario articolato si aggiunge però un ulteriore elemento circa l’orientamento politico della Gagauzia (vedi link: Gagauzia, un enigma geopolitico).
Infatti se da una parte la Gagauzia si rivolge a Mosca, dall’altra occorre tenere in massima considerazione il suo forte legame con la Turchia.
Un legame profondo confermato dal grande Centro Culturale e Turistico in fase di costruzione da parte della Turchia a Comrat, capitale della Gagauzia, oltre al nuovo stadio di calcio finanziato dal Consolato della Turchia.
Anche sotto il profilo culturale, le istituzioni della Gagauzia mantengono stabili e forti rapporti con numerosi Paesi di lingua turca come l’Azerbaigian.
Elementi significativi che dimostrano l’importanza che la Turchia attribuisce al territorio della Gagauzia, strategicamente vicino al Mar Nero.

Il nuovo stadio di calcio realizzato a Comrat, capitale della Gagauzia, è stato finanziato dal Consolato della Turchia (foto Divizia)
Malgrado gli scarsi sostegni finanziari e progetti di collaborazione con Mosca, il legame della Gagauzia con la Russia è molto forte e probabilmente risale a quando la comunità gagauza si era insediata in quest’area.
Considerati dagli Ottomani alla stregua di traditori per via della loro fede cristiano ortodossa, i gagauzi erano invece stati difesi dall’Impero russo.
Se la Gagauzia è stata recentemente definita da alcuni come un avamposto filo russo puntato sull’Ucraina è comunque importante evidenziare un effettivo ed ulteriore legame che intercorre da sempre tra i due Paesi e cioè la lingua.
A fronte della totale assenza della lingua moldava, la maggioranza assoluta della popolazione della Gagauzia comunica in russo come peraltro dimostrato anche dal sito web ufficiale della Gagauzia (vedi link: sito web ufficiale della Gagauzia).
Un ulteriore elemento per comprendere i pluridecennali atteggiamenti filo russi della Gagauzia sono le elezioni avvenute per la nomina del nuovo Başkan e che hanno visto il confronto fra ben otto candidati, tutti comunque in aperto contrasto con le posizioni filo Ue di Maia Sandu, presidente della Repubblica di Moldavia dal 2020.
A vincere il ballottaggio conclusivo è stata appunto Evghenia Gutul, membro del Partito fondato da Ilan Shor, fedelissimo di Vladimir Putin.
Nei giorni successivi alle prese di posizione di Evghenia Gutul, il procuratore generale della Moldavia ha dichiarato di aver avviato un’azione legale contro di lei per non meglio specificate “azioni illegali”.
L’elezione di Evghenia Gutul a leader della Gagauzia risale allo scorso anno.
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