Un raro avvistamento di balene nel Mare Adriatico è avvenuto nelle acque della Croazia, di fronte a Brioni.
I percorsi di balene specie nel Mare Adriatico sono sempre di estremo interesse per gli esperti marini che attraverso l’osservazione di questi grandi mammiferi possono ricavare informazioni non solo sui fattori che le hanno condotte in quelle acque ma anche sulle condizioni di salute dell’ecosistema.
L’ultimo avvistamento ha determinato l’allerta delle comunità costiere da parte delle autorità locali che hanno consigliato ai diportisti di prestare attenzione e non disturbare il transito.

In ogni caso le balene non sono le uniche presenze rare che caratterizzano il Mare Adriatico di fronte a Slovenia, Croazia e Montenegro ed infatti vi sono anche i delfini.
Le specie più comuni di delfini del Mare Adriatico sono la stenella striata o stenella coeruleoalba ed il delfino tursiope o tursiops truncatus.
Entrambe le specie di delfini sono state talvolta rilevate nelle acque del Mare Adriatico antistanti a Trieste ed alla Slovenia.
Altre specie di delfini sono il delfino comune o delphinus delphis, ora relativamente raro ed il delfino di risso o grampus griseus.
Da sottolineare comunque che tra il XIX’ e la metà del XX’ secolo migliaia di delfini sono stati deliberatamente uccisi nel Mare Adriatico determinando, tra le altre cose, la quasi scomparsa del delfino comune.
Per tornare alle balene avvistate saltuariamente nel Mare Adriatico settentrionale è necessario citare la specie zifio di Cuvier o ziphius cavirostris i cui esemplari sono chiamati anche comunemente balene dal becco d’oca.
Molto interessanti le caratteristiche di queste balene e cioè la profondità e durata delle loro immersioni.
Questi mammiferi riescono infatti a raggiungere più di 3mila metri di profondità e rimanervi per tre ore e 42 minuti, record effettivamente rilevato.
Anche nel mese di Gennaio dello scorso anno alcune balene erano state notate aggirarsi per alcuni giorni nel Mare Adriatico vicino alle isole della Croazia.
Nel Marzo dello stesso anno un gruppo composto da una decina di balene erano state registrate con un drone mentre attraversavano il Mare Adriatico dopo essersi aggirate al largo dell’isola di Vis in Croazia.

I rischi che i cetacei affrontano in queste acque sono numerosi a cominciare dalla mortalità accidentale negli attrezzi da pesca.
Il degrado e la perdita dell’habitat, l’esaurimento delle prede, l’inquinamento chimico ed i rifiuti marini rappresentano poi altre minacce per le balene che entrano nel Mare Adriatico, un mare semi chiuso e relativamente profondo oltre che fra i più soggetti alla pesca a strascico.
Un altro grosso rischio che i cetacei corrono in queste acque è quello dello spiaggiamento.
L’ultimo caso di spiaggiamento di massa risale al Dicembre 2009, questa volta però nelle acque del Mare Adriatico antistanti al Gargano.
Purtroppo in quel caso erano perite ben sette balene.
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