Il Parlamento della Turchia ha approvato da poco una legge contro il randagismo che prevede l’uccisione dei cani randagi.
La strage dei cani randagi è sempre più imminente nonostante le numerose manifestazioni organizzate in Turchia dai sostenitori dei diritti degli animali.
Il 30 Luglio scorso il Parlamento della Turchia, in una sorta di vera e propria maratona notturna prima della pausa estiva, ha infatti approvato una nuova legge destinata a rimuovere dalle strade milioni di cani randagi ma i sostenitori dei diritti degli animali temono fortemente che la conclusione sarà una vera e propria strage.
Gli amanti degli animali temono infatti che la nuova norma possa portare ad un abbattimento generalizzato o che i cani randagi finiscano in rifugi sovraffollati ed infestati da malattie.
Continuano ovunque nel Paese le manifestazioni contro la nuova legge contro i cani randagi in Turchia
L’approvazione della nuova legge contro il randagismo in Turchia (vedi link: In Turchia si cerca una soluzione per i cani randagi) segue mesi di proteste che hanno visto centinaia di migliaia di sostenitori dei diritti degli animali ed anche avvocati manifestare nei confronti di una legislazione a dir poco controversa.
Intanto le proteste non si placano ed alcune decine di sostenitori dei diritti degli animali hanno tentato recentemente di entrare nell’aula del Parlamento in cui era in corso il dibattito circa la nuova legge contro il randagismo in Turchia.
Non essendovi riusciti, si sono successivamente accampati all’esterno dell’edificio.

Le innumerevoli manifestazioni e proteste che hanno avuto luogo in questi ultimi mesi in Turchia dimostrano l’estrema attenzione ed affetto verso gli animali in generale di una popolazione che da tempo immemorabile convive con loro nel senso affettivo più intenso.
E’ un dato oggettivo che storicamente vi siano sempre stati molti cani randagi in Turchia, appartengono alla loro cultura e nella maggioranza assoluta dei casi non rappresentano affatto una minaccia ma al contrario una presenza estremamente amichevole.
Per secoli hanno vissuto fianco a fianco con la popolazione ed è per questo che in Turchia si rispettano i cani randagi come tutti gli animali in generale, vedasi ad esempio il caso dei gatti.
Circa quest’ultimo caso, un legame particolare ed unico, avevamo dedicato un articolo specifico (vedi link: La figura del gatto nel mondo dell’Islam).
Con la nuova norma le autorità locali dovranno ospitare in appositi rifugi i cani randagi per poi provvedere alle necessarie sterilizzazioni e vaccinazioni in modo che possano essere adottati.
Gli animali sofferenti, malati terminali e pertanto di possibile rischio per la salute degli esseri umani verranno invece soppressi.
La bozza di legge iniziale includeva anche i gatti ma l’articolo in questione è stato modificato dopo ulteriori proteste pubbliche.

Da sottolineare però che la Turchia dispone di soli 322 rifugi per animali con una capienza complessiva di circa 100mila cani randagi.
Ciò che ha esasperato la popolazione è però la contemplata eventualità di sopprimere i cani randagi che manifestino tendenze aggressive o siano affetti da malattie incurabili.
L’opposizione ha definito la nuova norma introdotta come una legge per il massacro dei cani randagi in Turchia
In Turchia non vi sono posti sufficienti nei rifugi che oltretutto sono decisamente rari e sia secondo i veterinari che i sostenitori dei diritti degli animali con questa norma si è aperta la strada non al contenimento del fenomeno del randagismo ma piuttosto all’uccisione dei cani randagi.
Alcuni Sindaci di Comuni governati dal Republican People’s Party (CHP), la principale forza di opposizione, si sono però impegnati a non applicare il disegno di legge contro il randagismo anche se la stessa contiene una disposizione che potrebbe condannare i Sindaci che non la applichino a due anni di reclusione.
Tale eventualità, una vera e propria spada di Damocle, ha portato alcuni a temere che il partito al Governo (AK) del Presidente Recep Tayyip Erdoğan possa ricorrere a tale norma per colpire l’opposizione.
Non a caso il Republican People’s Party (CHP), che si è impegnato a contrastare la legge contro il randagismo anche presso la Corte Suprema del Paese, è la principale forza di opposizione al partito del Presidente Recep Tayyip Erdoğan (AK) al Governo in Turchia.
Spesso i sostenitori della legge contro il randagismo in Turchia sostengono che gli animali abbandonati creino un ambiente pericoloso per i residenti ricordando le vittime di incidenti stradali causati da cani randagi.
Il punto è piuttosto che il fenomeno del randagismo non si contrasta certamente con l’uccisione indiscriminata dei cani randagi ma piuttosto con la sterilizzazione a tappeto esattamente come le zoonosi possono essere contrastate solo con idonee campagne vaccinali.
Per sostenere le proteste contro la nuova legge in Turchia, contro il pericolo di uccisione di milioni di cani randagi e per un approccio umano al problema del randagismo
Quanti volessero sostenere gli sforzi e le proteste verso la nuova legge contro i cani randagi in Turchia ed invece a favore di un approccio umano al problema del randagismo possono contattare le seguenti associazioni ed aderire alle loro iniziative anche di volontariato presso rifugi di cani e gatti in Turchia:
- LNDC ancora in difesa dei randagi in Turchia (vedi link: LNDC e LNDC mailbombing all’ambasciatore in Italia) ;
- LAV contro la legge della Turchia per l’uccisione dei cani randagi (vedi link: LAV);
- Centro Competenze Carmagnola volontariato rifugio cani e gatti Carmagnola (vedi link: CCC);
- Haytap Ong (vedi link: Haytap Ong);
- Angels Farm Sanctuary Turkey (vedi link: H.A.R.K | Angels Farms Sanctuary Turkey).
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