Sicuramente pochi sanno che la Chiesa cattolica è stata guidata per ben 21 anni, dal Novembre del 1700 sino al Marzo del 1721, da un Papa originario dell’Albania e cioè Papa Clemente XI.
Una storia inconsueta e sconosciuta che cercheremo di narrare per fare ulteriore luce su un personaggio storico di grande rilevanza non solo sotto il profilo religioso.
Clemente XI, il Papa originario dell’Albania, ha guidato la Chiesa cattolica per 21 anni
Nato ad Urbino il 23 Luglio 1649, Giovanni Francesco Albani era stato il primogenito di Carlo Albani, una nobile famiglia originaria dell’Albania, mentre la madre Elena era della famiglia dei marchesi Mosca di Pesaro.
Il capostipite in Italia della famiglia di Giovanni Francesco Albani era stato Filippo de’ Laçi, capitano delle truppe di Scanderberg, trasferitosi in Italia dopo la morte dell’eroe nazionale d’Albania.
Significativo il percorso scolastico di Giovanni Francesco Albani la cui formazione aveva avuto luogo nel Collegio dei Gesuiti di Roma dove, iscritto in giovanissima età, aveva successivamente dimostrato un vero talento per latino e greco antico.
Al termine degli studi, dopo essere stato richiesto da parte dell’Accademia di Cristina di Svezia, grazie a competenza e conoscenza dei metodi di governo della Chiesa era divenuto consigliere di Alessandro VIII ed Innocenzo XII.
Sin da quegli anni Giovanni Francesco Albani, futuro Papa Clemente XI, si era fatto conoscere come soggetto non solo integerrimo ma anche fermo oppositore di corruzione, immoralità e favoritismi.
In piena coerenza, le sue prime azioni una volta divenuto Papa Clemente XI erano state contrarie alla propria famiglia che, nel tentativo di avvantaggiarsi della sua carica, aveva cercato di ottenere ruoli politici, rilevanti posizioni pubbliche e titoli nobiliari.
Per meglio comprendere ed apprezzare la figura del Papa albanese Clemente XI è necessario, anche se sinteticamente, elencare i ruoli da lui ricoperti all’interno della Chiesa cattolica prima di divenire appunto Papa a soli 51 anni:
- canonico del capitolo della basilica di San Lorenzo in Damaso;
- referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica;
- prelato domestico di Sua Santità;
- amministratore delle diocesi di Orvieto, Rieti e della Sabina;
- vicario della Basilica di San Pietro;
- membro della Segreteria di Stato come Secretario per i Brevi ai principi e per le Lettere latine;
- canonico del capitolo della Basilica Vaticana;
- abate commendatario dell’abbazia di Casamari;
- cardinale diacono dal papa Alessandro VIII;
- acquisizione dei titoli di Santa Maria in Aquiro e di cardinale diacono di Sant’Adriano al Foro;
- assunzione del titolo cardinalizio di San Silvestro in Capite;
- elezione a Romano Pontefice.
Giovanni Francesco Albani aveva preso parte a due conclavi, quello del 1691 ed infine quello della sua elezione a Papa nell’anno 1700.
Il Conclave che avrebbe poi eletto il primo Papa originario dell’Albania si era aperto il giorno 9 Novembre 1700 con la presenza di 66 porporati mentre la nomina di Giovanni Francesco Albani al Soglio Pontificio aveva avuto luogo il 23 Novembre dello stesso anno.
Clemente XI, il Papa albanese, è stato il più giovane in assoluto a salire sul Soglio di Pietro
Una elezione, la sua, con esito tutt’altro che scontato visto che il neo eletto Papa Giovanni Francesco Albani aveva prontamente richiesto ben tre giorni per riflettere e valutare attentamente la scelta come Papa operata a suo favore da parte del collegio cardinalizio.
Una volta accettato l’esito dell’elezione, il nuovo Papa albanese Clemente XI aveva inconsapevolmente stabilito un record per via della sua età, 51 anni appunto, il Pontefice più giovane in assoluto di tutta la storia del Soglio di Pietro.
La sua elezione a Papa aveva avuto luogo nel giorno dedicato a San Clemente e la scelta del nome pontificale di Clemente XI è appunto da considerare come un omaggio alla memoria di Papa Clemente I.
In merito ai rapporti con le altre Chiese cristiane, il Papa originario dell’Albania aveva proseguito sin dall’inizio del suo incarico l’azione di Innocenzo XII, suo predecessore, che si era impegnato molto nel riavvicinamento con la Chiesa copta ed a questo scopo erano stati inviati in Etiopia numerosi missionari.
Il Papa albanese Clemente XI si era distinto nella repressione del giansenismo
In materie dottrinale il Papa albanese Clemente XI aveva condiviso le scelte del re di Francia Luigi XIV finalizzate alla repressione del giansenismo, orientamento religioso e filosofico basato sull’idea di Giansenio che l’essere umano sia corrotto e destinato a commettere il male sin dalla nascita.
Nel 1702 il Papa originario dell’Albania aveva pertanto provveduto alla sospensione del vicario apostolico nei Paesi Bassi, sostenitore appunto del giansenismo.
Nel 1708 Papa Clemente XI aveva ordinato la chiusura del monastero di Port-Royal des Champs, accusato di affinità ideologica con il pensiero di Giansenio, e l’espulsione forzata, l’anno seguente, dei religiosi ancora rimasti.
Il violento scontro con il giansenismo aveva comunque determinato serie conseguenze all’interno della Chiesa francese spaccata appunto tra quanti erano determinati ad accettare l’ordine del Papa albanese Clemente XI e coloro che invece ne rifiutavano la bolla.
Papa Clemente XI aveva indetto tre giubilei straordinari, l’ultimo dei quali in sostegno alla lotta della Repubblica di Venezia contro i turchi
Da ricordare anche i tre giubilei straordinari indetti da Papa Clemente XI e cioè, in ordine di datazione, il giubileo per inaugurare il pontificato, per invocare la pace tra i principi cristiani ed infine per invocare il sostegno di Dio alla Repubblica di Venezia che si stava battendo contro i turchi.
A proposito di quest’ultimo giubileo datato 31 Maggio 1715 è interessante sottolineare la posizione assunta dal Papa albanese Clemente XI sin dall’anno precedente e cioè dall’inizio del conflitto.
Il secondo conflitto di Morea era infatti iniziato nel 1714 quando la Turchia aveva dichiarato guerra alla Repubblica di Venezia.
In quei frangenti il Papa albanese Clemente XI si era attivamente impegnato per schierare una coalizione di Stati cristiani ed a questo scopo si era rivolto, purtroppo però senza alcun esito positivo, all’imperatore del sacro romano impero.
A causa della disparità delle forze, la Repubblica di Venezia era risultata ben presto sconfitta con la conseguente perdita del Peloponneso.
Grazie però all’intervento, anche se tardivo, dell’armata imperiale condotta nel 1716 dal torinese Eugenio di Savoia, la Repubblica di Venezia era riuscita a conservare i territori della Dalmazia.
Il secondo conflitto di Morea è stata l’ultima guerra tra Repubblica di Venezia e Turchia.
La creazione del Patriarcato di Lisbona, la cui diocesi era stata così divisa dalla preesistente arcidiocesi, è da attribuire al Papa originario dell’Albania che nel 1716 aveva riconosciuto al cappellano maggiore del re di Portogallo il rango patriarcale.
Oltre che con il re del Portogallo, la Santa Sede aveva intrattenuto, sotto la guida di Clemente XI, relazioni con i monarchi di Spagna, Sacro romano impero, Prussia, Francia, Inghilterra, Ducato di Brunswick-Wolfenbuttel, Turchia e Russia.
Anche se ormai sotto il dominio turco, Giovanni Francesco Albani si era sempre interessato dell’Albania schierandosi non solo a favore della tutela della religione cattolica ma anche della lingua albanese.
A questo proposito erano state numerose le iniziative promosse dal Papa albanese Clemente XI a favore della stampa di libri in lingua albanese.
Clemente XI, il Papa di origine albanese, era sempre stato profondamente legato alla sua città natale di Urbino per la quale aveva cancellato tutti i debiti
Papa Clemente XI, nonostante originario dell’Albania, aveva sempre avuto a cuore la sua città natale di Urbino per la quale aveva proceduto non solo alla cancellazione dei debiti del Comune ma anche a restauri ed abbellimenti del Palazzo arcivescovile, di quello ducale ed anche della Cattedrale.
La morte di Papa Clemente XI era avvenuta il 19 Marzo 1721 e dalla relazione inerente al decesso si apprende essere stato determinato da febbre alta accompagnata da una emorraggia al polmone sinistro.
Ancora oggi le spoglie mortali del Papa albanese Clemente XI riposano sotto una lastra di marmo nella basilica di San Pietro in corrispondenza del pavimento della cappella del coro dei Canonici.