E’ di pochi giorni fa il varo di una specifica legge contro gli asset ingiustificati e benchè debba ancora essere promulgata dal Presidente del Kosovo per poi essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale le polemiche e contrarietà sono numerose in quanto potrebbe essere applicata scorrettamente sotto svariate influenze politiche.
La legge legge contro gli asset ingiustificati varata dal Parlamento del Kosovo prevede l’istituzione di un Bureau for Verification and Confiscation of Unjustified Assets, un ufficio preposto alla verifica e conseguente confisca di beni non giustificati e vorrebbe essere la realizzazione di quanto sostenuto in campagna elettorale dal partito ora al Governo.
Pur accolta con ampio favore sull’onda emotiva della lotta alla corruzione la prossima legge contro gli asset ingiustificati ha ricevuto in Kosovo anche molte critiche da gruppi della società civile e dall’opposizione in quanto non fornirebbe garanzie adeguate per una applicazione imparziale ed apolitica.
Secondo molti, infatti, la legge contro gli asset ingiustificati in Kosovo non garantirebbe la completa indipendenza dell’ufficio preposto da eventuali e possibili interferenze politiche e pare oltretutto che i processi decisionali siano anche limitati.
La legge contro gli asset ingiustificati in Kosovo prevede la creazione di un sistema di verifica non soltanto dei beni dei pubblici ufficiali ma anche dei loro familiari ed addirittura di terzi, in altre parole delle persone alle quali si sospetta che possano essere stati trasferiti i beni dei pubblici ufficiali inquisiti.

La legge contro gli asset ingiustificati in Kosovo dovrebbe essere applicata ai patrimoni ingiustificati acquisiti durante il periodo di esercizio della funzione dei soggetti a partire dal 17 febbraio 2008, e/o entro 10 anni dal momento in cui il soggetto cessi di esercitare la propria funzione.
Le eventuali e successive procedure per la confisca dei beni farebbero seguito ad informazioni raccolte dalle istituzioni del Kosovo e/o dall’estero, da parte di persone fisiche o giuridiche che rivestano ruoli pubblici nonché da altri soggetti.
La tolleranza è limitata ad €25mila di difformità tra reddito e patrimonio e qualora questo accada l’Ufficio trasmetterà la pratica al tribunale per l’eventuale confisca dei beni salvo chiarimenti.
La legge contro gli asset ingiustificati in Kosovo prevede infatti che se la parte interessata all’investigazione non risponda all’invito a chiarimenti da parte dell’Ufficio, qualora il valore del bene sia superiore a quanto indicato, si possa presumere che l’asset sia stato acquisito ingiustificatamente e pertanto se ne proporrebbe la confisca.
A quel punto il tribunale potrebbe poi decidere se confiscare parzialmente o totalmente i beni, decisione ovviamente impugnabile, oppure che i beni siano invece pienamente giustificabili.
Il partito di opposizione ha dichiarato che invierà la legge contro gli asset ingiustificati alla Corte Costituzionale del Kosovo per una ulteriore ed attenta valutazione.