La storia del castello di Rozafa (vedi Google Maps link: castello di rozafa), a tutt’oggi il momumento più importante di Scutari, è particolarmente complessa anche per via delle lontanissime origini dell’area stessa, origini che risalgono nientemeno che all’Età del Bronzo.
Nel II secolo a.C. la zona corrispondente all’attuale castello di Rozafa pare essere stata popolata da una tribù spazzata via successivamente dai Romani nel 168 a.C. durante la terza guerra illirica.
I celebri architetti veneziani Andrea Venier, Melchiorre da Imola e Francesco Venier avevano portato a termine nel XV secolo imponenti opere non solo di recupero ma anche di ampliazione del castello di Rozafa che nel mese di Luglio 1474 era stato attaccato dai turchi.
Sotto il comando di Antonio Loredan la guarnigione veneziana del castello di Rozafa aveva resistito duramente all’attacco ed al successivo assedio costringendo in tal modo gli assalitori alla ritirata.
Nel 1478, però, gli ottomani avevano nuovamente posto sotto assedio il castello di Rozafa dopo aver fatto capitolare quello di Kruja ma questa volta, malgrado la resistenza ad oltranza del presidio veneziano sotto il comando del Provveditore d’Albania e Conte di Scutari Antonio Da Lezze (vedi link: antonio da lezze), i reparti della Serenissima Repubblica di Venezia erano stati costretti ad abbandonare il castello di Rozafa il 25 Gennaio 1479.
Persa la fortezza, Scutari era caduta in mano ottomana ed il castello di Rozafa, divenuto presidio dell’esercito turco, aveva perso la chiesa di Santo Stefano convertita in moschea e successivamente dedicata a Sultan Fatih Mehmet II che aveva guidato l’occupazione di Scutari.
I resti della chiesta di Santo Stefano sono comunque ancora visibili all’interno del castello di Rozafa, caratterizzato da ben tre cinte di mura differenti e da una pianta ellittica.
Nel 1939, con l’invasione italiana dell’Albania, il castello di Rozafa era stato nuovamente protagonista di duri scontri, questa volta da parte del presidio albanese che aveva rifiutato di arrendersi.
Come tutti i manieri medievali anche il castello di Rozafa ha una propria leggenda (vedi link: leggenda del castello di rozafa) che narra le vicende della realizzazione della fortezza oltre che di una ragazza del luogo di nome appunto Rozafa.
All’ingresso della fortezza è posta una statua dedicata alla giovane protagonista della leggenda.
Nelle edizioni di italbalkanika abbiamo dedicato ampio spazio ad arte & cultura in Albania con i seguenti articoli, ognuno dedicato ad un sito storico/archeologico:
Parco Nazionale di Butrinto (vedi link: impedire la distruzione di butrinto);
Castello di Porto Palermo (vedi link: castello di porto palermo);
Castello di Argirocastro (vedi link: castello di argirocastro);
Castello di Petrelë (vedi link: castello di petrelë);
Monastero di San Nicola (vedi link: monastero di san nicola);
Castello di Bashtovë (vedi link: castelo di bashtovë);
Il villaggio più antico d’europa (vedi link: il villaggio più antico d’europa).