La bozza di Strategia Energetica 2022-2031 per il Kosovo recentemente approvata dal Governo punta a trasformare il settore energetico in uno strumento atto ad incrementare la crescita economica del Paese fornendo al contempo nuove opportunità per le imprese e quindi incentivando l’occupazione giovanile.
Il Ministro dell’Economia Artane Rizvanolli ha sottolineato, sulla base dei risultati di precedenti progetti, che la bozza di strategia energetica per il Kosovo esclude la costruzione di nuove centrali idroelettriche anche a fronte della complessità del settore e delle nuove sfide da affrontare.
La bozza di Strategia Energetica 2022-2031 per il Kosovo stabilisce in definitiva gli orientamenti a lungo termine dello sviluppo del settore energetico, un settore energetico comunque nuovo in cui i cittadini possano essere partecipanti attivi attraverso l’auto-consumo ed una migliore informazione oltre alla possibilità di prendere le giuste decisioni per un effettivo risparmio energetico.

Per conto suo il Primo Ministro Albin Kurti ha ribadito che lo scopo della bozza di Strategia Energetica 2022-2031 per il Kosovo è lo sviluppo di un settore energetico sostenibile integrato nel mercato europeo che possa garantire non solo la sicurezza dell’approvvigionamento ma anche la convenienza per i cittadini.
La bozza di Strategia Energetica 2022-2031 per il Kosovo prevede che vengano prodotti, entro la fine del 2031, circa 1.600 MGW di capacità energetica da fonti rinnovabili anche se il Governo ritiene necessario investire nella capacità energetica del carbone per aumentare nel breve periodo la sicurezza dell’approvvigionamento.
Alla luce di queste valutazioni conclusive e nonostante la bozza di Strategia Energetica 2022-2031 per il Kosovo approvi una politica energetica incentrata sulle rinnovabili, è possibile la partecipazione del Paese nella prossima realizzazione di una centrale a gas naturale in Albania.