Nei giorni scorsi il Governo albanese ha nuovamente rinviato gli aumenti delle bollette della luce, rincari che peraltro avrebbero colpito esclusivamente quanti utilizzano più di 800 kwh al mese.
In Albania i costi dell’energia elettrica sono fortemente sovvenzionati dallo Stato ma, a causa degli aumenti alla produzione, il progetto governativo era di mantenere inalterate le tariffe dell’energia elettrica sino ad una soglia di 800 kwh mensili per poi quadruplicarle per ogni watt in esubero.
Il paventato aumento delle bollette della luce non è finora stato applicato essenzialmente per tre fattori e cioè la diminuzione dei consumi da parte dei cittadini, le previsioni di pioggia in questo periodo ed infine la riduzione del prezzo dell’energia elettrica sui mercati internazionali.
L’amministrazione pubblica albanese aveva fissato nei mesi scorsi un obiettivo per il risparmio di energia elettrica del 15% rispetto all’anno precedente.

A fine Ottobre il consumo è calato del 7% dimostrando la validità della scelta fatta.
A fronte dei confortanti dati relativi al risparmio di energia elettrica in generale i ventilati rincari delle bollette della luce, in caso di consumi superiori ad 800 kwh, sono stati pertanto nuovamente rinviati.
I mancati aumenti dell’energia elettrica sono stati possibili anche in virtù di un positivo frangente internazionale e cioè dal calo del prezzo di un megawatt passato da €450 ad €250.
Fonti di Governo hanno anche sottolineato il positivo comportamento dei cittadini che in molti casi pare stiano dotando di impianti a pannelli solari le proprie abitazioni.
Un contributo, questo, non irrilevante malgrado l’Albania produca gran parte della sua energia elettrica attraverso centrali idroelettriche e, nel caso di esigenze superiori, si affidi all’importazione di combustibili fossili.