L’articolo dedicato alla Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso è dell’amico Alejandro Canepa.
Il bisnonno originario di Zoagli, in Liguria, era emigrato nel 1877 alla volta di Valparaíso, in Cile, come molte altre migliaia di italiani che quasi due secoli fa si erano trasferiti nel Paese sudamericano alla ricerca di migliori condizioni di vita.
Molto legato alle sue origini, l’amico Alejandro Canepa ci ha proposto un suo articolo dedicato ad una realtà estremamente importante in tutto il Cile e non solo, la gloriosa Sesta Compagnia Pompieri “Cristoforo Colombo” di Valparaíso .
La Redazione di ItalBalkanika ha deciso di inaugurare la categoria dedicata agli “Italiani nel Mondo” con questo articolo che è un raro e felice mix di storia, emozione e profondo, incondizionato amore.
Quando si pensa a Valparaíso , si immaginano i colli, il mare, le case colorate… e anche la storia.
E in questa storia, ce n’è una che molti non conoscono: quella degli italiani che arrivarono con poco, con sogni e con un amore per questa città che li spinse a restare per sempre.
Alcuni furono commercianti, altri artigiani, ma tutti lasciarono un’impronta.
E una delle più forti è la Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo”, fondata da italiani e oggi ancora piena di discendenti che portano avanti, con la stessa passione, l’impegno di aiutare, servire e mantenere vive le nostre radici.
Ezio Passadore, Direttore della Sesta Compagnia Pompieri “Cristoforo Colombo” di Valparaíso, è originario del colle Playa Ancha.
Suo nonno, Luigi Passadore, proveniva da Santa Margherita Ligure.
Ezio riflette sul fatto che la maggior parte degli immigrati italiani che giunsero a Valparaíso provenivano proprio da quella regione: circa il 90% erano liguri, e molti di loro da Santa Margherita Ligure, dove si trovavano gli uffici che promuovevano l’emigrazione verso il Cile.
Agire in nome dell’Italia è un impegno immenso

Il 6 Aprile del 1995, Ezio entrò nella Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso per decisione propria.
Racconta che, appena finita l’Università, decise di unirsi ai Vigili del Fuoco, spinto anche dal profondo amore per la sua città.
Ezio è sempre stato legato a Valparaíso.
Si distinse per il suo impegno durante la crisi sociale del 2019 e, successivamente, durante la pandemia, quando fu capo dell’emergenza.
Fu uno dei periodi più difficili della sua vita al servizio della comunità, lavorando per circa 18 mesi consecutivi, 16 ore al giorno, in un periodo in cui la città doveva essere sanificata e garantita nella raccolta dei rifiuti.
La Sesta Compagnia Pompieri “Cristoforo Colombo” di Valparaíso è l’istituzione italiana più antica d’America.
Fu fondata il 23 Gennaio del 1858 da 65 immigrati italiani, in maggioranza genovesi.
Si parla spesso di “immigrati”, ma lo stesso Ezio propone una riflessione sul termine “rifugiati”, considerati i fattori socioeconomici dell’epoca.
Una testimonianza è la prima fotografia del Direttivo: tutti indossano l’uniforme dei “bersaglieri”, non da pompieri, segno di sentimento patriottico e presa di posizione politica, a differenza delle immagini successive dove sono già in divisa da Vigili del Fuoco.

Ancora oggi, per entrare a far parte della Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso, bisogna essere discendenti di italiani, requisito riconosciuto dal Corpo dei Vigili del Fuoco e dalla comunità.
Attualmente, la Sesta Compagnia conta 60 volontari specializzati in incendi strutturali, supporto nei soccorsi stradali, incendi boschivi e gestione di materiali pericolosi.
Avere radici italiane è una grande responsabilità perché il ruolo quotidiano non è solo quello di pompiere: si rappresenta anche un vessillo, una bandiera.
Il legame con l’Italia è forte: molti hanno doppia cittadinanza o parenti che vivono lì.
Ogni pompiere conosce le proprie origini.
Agire in nome dell’Italia è un impegno immenso.
La Sesta Compagnia Pompieri “Cristoforo Colombo” di Valparaíso gode del sostegno del Comites, del Consolato e dell’Ambasciata d’Italia in Cile, ma soprattutto dell’affetto di tutti i discendenti di italiani a Valparaíso.
La Sesta Compagnia è una delle istituzioni più amate, rispettate e ammirate della città.
Quando un volontario della Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaiso risponde a un’emergenza, non parte solo un pompiere… parte anche l’Italia con lui

Essere discendenti d’italiani si vive ogni giorno nella Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso, nei gesti quotidiani: si condivide a tavola, si parla e ci si riunisce attorno alla cucina.
I pranzi mensili sono sempre a base di pasta.
Si celebrano date come il 12 ottobre, il Giorno della Liberazione Italiana, la Festa della Repubblica, tra le altre.
Anche se non sono più italiani di nascita, sono fieri discendenti che vivono con gioia le tradizioni italiane.
Non è un sacrificio: è una felicità quotidiana.
È impossibile pensare allo sviluppo del Corpo dei Vigili del Fuoco di Valparaíso , fondato il 30 giugno del 1851, senza la presenza della Sesta, fondata nel 1858.
In un certo senso, la Sesta Compagnia è parte della storia del Cile, del Corpo dei Vigili del Fuoco e, soprattutto, della storia italiana in questa terra.
Tra le sue fila ci sono stati nomi importanti come Malfatti, Nocetti, Rossi, Bavestrello, che hanno avuto ruoli di comando.
Oggi, ad esempio, il Superintendente del Corpo è José Manuel Espósito Cancino e il Comandante è Vicente Maggiolo Oyarzún, entrambi sestini.

Nel XIX’ secolo, durante un’epidemia di colera, furono i pompieri della Sesta Compagnia Pompieri “Cristoforo Colombo” di Valparaíso a operare con le ambulanze della Croce Bianca Italiana per soccorrere i malati.
Nel terremoto del 1906, il Comandante Malfatti fu alla guida della risposta dei Vigili del Fuoco.
L’incendio del deposito Schulze, dove morirono tre pompieri e un assistente, segnò profondamente la storia della Sesta Compagnia.
Più recentemente, hanno combattuto grandi incendi boschivi, sempre più frequenti e distruttivi, legati al cambiamento climatico.
Quando la Sesta Compagnia accorre a un’emergenza, è l’Italia che corre in aiuto.
La Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso è sopravvissuta per più di 170 anni.
Una delle sfide attuali è garantire che le future generazioni vedano nei Vigili del Fuoco un’alternativa di servizio pubblico.
Oggi si nota un calo d’interesse da parte dei giovani, poiché in Cile i pompieri sono volontari e non ricevono benefici economici, se non la gratificazione del servizio.
Essere pompiere è uno stile di vita: in caso di emergenza o catastrofe, si diventa parte attiva della risposta, 24 ore su 24, con o senza divisa, dentro o fuori dal Quartier Generale.
Oggi, anche le donne hanno un ruolo importante: da cinque anni sono presenti nella Sesta Compagnia con sei volontarie attive.
Quando la Sesta Compagnia Pompieri “Cristoforo Colombo” di Valparaíso accorre a un’emergenza, è l’Italia che corre in aiuto

La storia della Sesta Compagnia Pompieri “Cristoforo Colombo” riflette fedelmente i processi migratori degli italiani a Valparaíso.
Il primo Direttore, Pietro Sepp, era un farmacista in Plaza Echaurren.
I fondatori non erano grandi industriali, ma commercianti, tecnici specializzati e artigiani.
Questo era comune nella seconda metà del XIX’ secolo.
Nella prima metà del XX’ secolo, invece, i volontari erano più imprenditoriali: Cambiaso (Té Supremo), Costa (Dolci e Cioccolatini), Crestuso, grandi industriali sestini le cui imprese esistono ancora oggi.
Attualmente, i volontari sono professionisti con studi universitari, bisnipoti o nipoti di italiani.
Nel 1851, Valparaíso ricevette una visita illustre: Giuseppe Garibaldi, accolto dagli italiani residenti nella zona.
Gli stessi che, nel 1858, fondarono la Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso .
In quell’occasione, gli fu donata una bandiera che portò con sé in Italia.
Una bandiera gemella è ancora conservata nel Quartier Generale.

Essere discendente d’italiani in Cile non significa solo avere un cognome strano o mangiare pasta la domenica.
È un modo di vedere la vita, di lavorare insieme, di dare una mano quando serve.
La Sesta Compagnia non è solo una caserma: è una casa italiana nel cuore di Valparaíso, dove si continua a scrivere storia, come fecero i nostri nonni.
Perché quando un volontario della Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso risponde a un’emergenza, non parte solo un pompiere… parte anche l’Italia con lui.
Alejandro Canepa
Un ringraziamento particolare alla Sesta Compagnia Vigili del Fuoco “Cristoforo Colombo” di Valparaíso, Cile, che ha consentito l’utilizzo gratuito di immagini belle ed attinenti al contenuto.