Lo sviluppo delle energie rinnovabili in Slovenia ha consentito al Paese di raggiungere l’obiettivo europeo.
Le fonti rinnovabili hanno infatti rappresentato nel 2023 una parte considerevole del consumo finale di energia elettrica in Slovenia e per precisione nella misura del 25,07%.
L’obiettivo europeo del 25% rappresentato dalla direttiva Ue sulle energie rinnovabili era stato stabilito nel lontano 2009 dalla Slovenia stessa che avrebbe dovuto rispettare l’impegno assunto entro il 2020, anno in cui aveva corrisposto alla Repubblica Ceca circa €4,9 milioni per i trasferimenti statistici.
Negli ultimi tre anni Lubiana aveva invece dovuto farvi ricorso.
Si trattava peraltro di un’operazione necessaria visto che nel 2020 la Slovenia aveva raggiunto, nel consumo finale di energia elettrica, una quota di energie rinnovabili pari solo al 24,1%.
Nel 2023 la quota di energia elettrica originata da fonti rinnovabili (Res) rispetto al consumo finale lordo è stata del 25,07%, lo 0,07% in più in confronto al 2022.
In quell’anno l’obiettivo europeo vincolante contenuto nella direttiva Ue era stato raggiunto ancora una volta dalla Slovenia solo grazie al meccanismo del trasferimento statistico delle energie rinnovabili dalla Croazia.
L’obiettivo europeo della direttiva Ue sulle energie rinnovabili è stato raggiunto dalla Slovenia per la prima volta dopo considerevole impegno
In termini di aumento della quota di consumo di energie rinnovabili la Slovenia nell’ultimo decennio si è collocata agli ultimi posti fra i Paesi Ue.
Gli sforzi tesi a migliorare in questo settore hanno fortunatamente consentito al Paese di rispettare l’attuale Integrated National Energy and Climate Plan (Nepn) in base al quale Lubiana era tenuta a conseguire entro il 2030 almeno il 27% di consumo di energie rinnovabili.
In base alla direttiva Ue circa la promozione dell’utilizzo di energie elettrica generata da fonti rinnovabili l’obiettivo europeo della Slovenia era del 25% del totale.
Il fatto che la Slovenia sia riuscita nello sforzo per quanto concerne la quota di energie rinnovabili nel consumo finale lordo di energia elettrica segna un risultato importante.
E’ la prima volta infatti che Lubiana raggiunge un quarto della quota di fonti rinnovabili senza acquisti aggiuntivi.
Se la Slovenia è stata in grado di conseguire l’obiettivo europeo costituito dalla direttiva Ue è in gran parte dovuto al sensibile aumento della produzione di energia solare.
Ciò ha infatti determinato l’incremento del 4,88% rispetto all’anno precedente della quota di energie rinnovabili e pertanto di toccare il 41,89%.
Nel trasporto su strada l’uso di energia elettrica originata da fonti rinnovabili in Slovenia è aumentato del 49,09% e per quanto concerne i biocarburanti del 19,86%.
La crescita della quota delle fonti rinnovabili alle quali la Slovenia ha fatto ricorso nel settore dei trasporti è stato del 2,19% ma solo del 0,31% nei comparti riscaldamento/raffreddamento.
In questi ultimi due settori la componente rappresentata dai combustibili legnosi costituisce la parte preponderante di fonti rinnovabili benchè le famiglie vi abbiano fatto ricorso in misura minore rispetto al precedente anno.
L’obiettivo europeo rappresentato dalla direttiva Ue sulle energie rinnovabili in Slovenia è stato ottenuto anche grazie a finanziamenti comunitari
In definitiva le energie rinnovabili in Slovenia rappresentano una risorsa sempre più importante per il Paese che ricorre all’energia idroelettrica nella misura del 33,3% ed all’energia solare per il 6,3%.
In sintesi possiamo dire che la Slovenia ricavi dall’energia nucleare circa un terzo dell’energia elettrica che necessita, un terzo da impianti ad energia idroelettrica e circa un terzo da impianti ad energia termica.
Da considerare poi che dal 2014 la Slovenia ricorre per il proprio fabbisogno di energia elettrica alla sesta unità della centrale termica di Šoštanj, una centrale termoelettrica alimentata a carbone.
A fronte di un consumo energetico complessivo rappresentato per quasi la metà da petrolio importato, risulta pertanto evidente che le fonti rinnovabili non idroelettriche in Slovenia siano ben poco rilevanti.
Si tratta di risultati ottenuti anche grazie al programma di €150 milioni di aiuti di Stato erogati dalla Commissione europea a Lubiana per lo sviluppo di fonti rinnovabili in Slovenia con successivo stoccaggio della produzione ottenuta.
Una nuova centrale idroelettrica e sistemi di stoccaggio a batterie dovrebbero determinare una maggiore popolarità delle fonti rinnovabili in Slovenia in linea con la direttiva Ue
A questo proposito è interessante sottolineare l’esistenza di progetti già in essere il cui scopo è quello di diffondere ulteriormente le energie rinnovabili in Slovenia anche attraverso una nuova centrale idroelettrica.
Anche per quanto riguarda lo stoccaggio dell’energia elettrica prodotta vi sono progetti finalizzati all’utilizzo di sistemi di accumulo a batterie su scala di rete tra cui due unità da 60 MW complessivi.
Per quanto riguarda il prossimo futuro, l’utilizzo delle fonti rinnovabili in Slovenia è destinato inevitabilmente a crescere anche in virtù dell’obiettivo europeo che Lubiana ha deliberatamente portato al 30%-35% entro il 2030.
In merito alle numerose opzioni che compongono le energie rinnovabili, la Slovenia potrebbe anche valutare l’energia eolica integrandola ad altre energie rinnovabili al fine di ottenere un approccio non soltanto sostenibile ma anche equilibrato.
In questa maniera la Slovenia potrebbe incrementare in maniera significativa la sua capacità energetica a basse emissioni di carbonio.
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